Quattro onlus che si occupano di accoglienza dei migranti sono sotto inchiesta: 11 arresti, più di 7 milioni spariti dalle loro casse.
L’indagine “Fake onlus” portata avanti dalla procura di Milano e della Guardia di Finanza ha smascherato una truffa collegata «a noti pluripregiudicati appartenenti alla ‘ndrangheta» come spiegano i procuratori.
Che qualcosa non andasse come doveva se n’erano accorti anche gli stessi migranti che erano ospitati nei centri di accoglienza.
Il 7 febbraio scorso avevano protestato alla Prefettura di Lodi perché non ricevevano il pocket money che spetta solitamente ai richiedenti asilo per le piccole spese.
L’indagine ha fatto emergere che le quattro onlus indagate avevano fatto sparire circa 7 milioni di euro dal 2014 al 2018.
Dei soldi spariti dalle loro casse, circa 4,5 milioni di euro sono stati usati per spese personali attraverso false fatture emesse dai centri di accoglienza.
Le quattro onlus coinvolte sono: Milano solidale, Volontari senza frontiere, Area solidale e Amici di Madre Teresa Giuliani, tutte operanti tra Lodi, Pavia e Parma.
Queste organizzazioni, come spiegato in conferenza stampa dai procuratori, sono state anche utilizzate «per consentire a persone recluse di accedere ai benefici di legge attraverso l’assunzione presso le predette cooperative».
I legami con la ‘ndrangheta delle quattro onlus
Sono undici le persone arrestate e a capo di questa associazione a delinquere c’era Daniela Giaconi che aveva già dei precedenti penali tra i quali tre per bancarotta.
Altre cinque persone sono agli arresti domiciliari e per i rimanenti cinque è scattato l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria.
Queste quattro onlus vincevano i bandi delle Prefetture di varie città, tra cui Lodi, Pavia e Cremona, portando falsa documentazione.
Come spiega il gip Carlo Ottone De Marchi, queste onlus servivano solo a “fare ingresso in maniera illecita nel canale della distribuzione delle risorse pubbliche istituite per l’accoglienza dei migranti”.
Le accuse a carico degli 11 arrestati sono truffa ai danni dello Stato, associazione a delinquere e autoriciclaggio.
Il pm Prisco ha tenuto a precisare che si tratta di eccezioni e «non bisogna sottovalutare che ci sono altre onlus che invece hanno ben gestito l’accoglienza di migranti».
Non è mancato il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Undici arresti con l’accusa di truffa aggravata, autoriciclaggio e associazione a delinquere. Il business dell’immigrazione ha fatto gola ad alcune onlus di Lodi: stamattina è scattata l’operazione con l’impiego di più di cento finanzieri. Meno sbarchi e meno soldi per i professionisti dell’accoglienza: così risparmiamo, difendiamo l’Italia e investiamo per assumere più Forze dell’Ordine. La pacchia è finita».
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