«È subdola ma vincerò» queste le parole della famosissima cantante dopo aver dichiarato attraverso il suo blog di soffrire di depressione post parto.
Alanis Morissette dopo aver partorito il terzo figlio, Winter Mercy, si confessa con i suoi fan: “la scimmia subdola” l’ha attaccata ancora.
La star dice di essere più preparata ad affrontare la depressione post parto dato che dopo la nascita dei primi due figli era già stata colpita da questa patologia.
Dopo aver avuto Ever Imrie e Onyx Solace aspettò parecchio tempo prima di iniziare a combattere ma questa volta non attenderà.
Depressione post parto: come la affronta Alanis Morissette
Aveva previsto la probabilità che questa patologia tornasse e quindi pochi mesi prima della nascita di Winter disse: «Stavolta non farò passare quattro minuti».
«Tra Ever e Onyx ci sono stati tentativi falliti. Ho sempre voluto avere tre figli ma poi ho avuto alcune difficoltà e aborti, quindi non pensavo che fosse possibile», queste le sue parole.
«Ho provato tanto dolore e paura, ho sperato e pregato in un’altra gravidanza e ho imparato così tanto sul mio corpo, sulla biochimica e sulla ginecologia. – continua Alanis Morissette– È stato un percorso tortuoso e perseverante di apprendimento e di perdita».
Dopo il terzo parto la cantante è ricaduta nella depressione post parto raccontando ai suoi fan e a tutto il mondo come questa patologia le provoca «privazione del sonno, confusione, dolore fisico, solitudine, ansia».
«Stavolta sono più preparata, sto facendo in modo di sconfiggerla il prima possibile… Ma nonostante tutta la mia preparazione, la depressione post parto è ancora una scimmia subdola armata di machete che si fa strada attraverso la mia psiche, il mio corpo, le mie giornate, i miei pensieri, il mio sangue. Il Signore sa che non voglio perdermi nulla della vita con i miei figli», racconta la cantante.
Alanis Morissette si sta curando con l’aiuto del marito, degli amici, della famiglia e dei medici che la seguono e per questo lancia un appello:
«Bisogna dare un mare di empatia nei confronti delle donatrici di vita che sopportano tutto e danno più di quanto le parole possano esprimere. Vi amo. Sono qui. Con voi. Non siamo sole». – Foto Facebook