Alda D’Eusanio è stata sanzionata dalla Guardi di Finanza a Roma. Il motivo? Si era rotta la mascherina mentre era in un bar.
“Sono appena uscita di casa, entro in un bar a prendere un cappuccino e tre agenti della Guardia di Finanza mi circondano perché la mia mascherina si era rotta”.
Inizia con queste parole il video della nota conduttrice televisiva, giornalista e opinionista italiana, Alda D’Eusanio. Alcuni agenti della GdF l’hanno trovata con la mascherina rotta e hanno pensato bene di farle una multa.
“Mi stanno facendo una sanzione amministrativa ritenendo che io sia probabilmente una delinquente. Al momento ci sono 5 agenti della GdF. Un cittadino non è più nemmeno libero di uscire di casa e prendere un caffè che si ritrova agenti della GdF pronti a sanzionare perché non si è portato dietro la scorta di mascherine”.
Alda D’Eusanio vessata dalla GdF
Quando uno degli agenti le chiede se sta facendo un video lei risponde di sì e aggiunge: “I cittadino non possono essere vessati così. Fate dei controlli in maniera intelligente in un momento come questo, senza far sentire il cittadino perseguitato”.
Poi mostra la mascherina rotta e dice: “Se uscite di casa il mio consiglio è di portarvi una riserva di pacchi di mascherine e guardatevi alle spalle che non ci siano agenti della GdF”.
Nel video la conduttrice televisiva appare sempre pacata, senza mostrare alcun tipo di reazione sconsiderata o maleducata, continuando a denunciare la situazione surreale.
“In tre agenti, non uno o due ma tre, e noi paghiamo. Non arriva la cassa integrazione, non arrivano i 600 euro, non arrivano gli aiuti ma arrivano tre agenti a multare perché ti si è rotta la mascherina”.
Quindi si rivolge al comandante generale della Guarda di Finanza: “Le sembra rispettoso della libertà dei cittadini? Le sembra normale che in un momento come questo ci siano agenti della GdF sparpagliati per la città a vessare normali e onesti cittadini?”
Dopo un’ora e mezza la giornalista è ancora lì, ad aspettare di ricevere la sanzione. “I mafiosi sono stati mandati a casa per il coronavirus e io vengo tenuta in piazza per un’ora e mezza… e sto ancora aspettando. Chi me la ripaga un’ora e mezza della mia vita?”
L’interrogatorio ai titolari del bar
La cosa ancora più incredibile è che i finanzieri entrano anche nel bar dove la D’Eusanio stava prendendo cappuccino e cornetti, interrogando i proprietari sull’accaduto.
“Io posso difendermi ma un normale cittadino che fa? Mi fanno una multa di 400 euro, posso pagarla, ma un poveraccio che non ha avuto la cassa integrazione, i 600 euro e tutto il resto e gli fanno la multa perché gli si è rotta la mascherina dentro al bar, come fa? Ma vi sembra una cosa normale?”
Poi si rivolge ai cittadini: “Le regole non vanno applicate in modo stolto e contro i cittadini. Segnalate tutte le volte che le cose ingiuste ci colpiscono”.
Per la D’Eusanio il vero pericolo che corriamo nella fase due è “da una parte la disperazione di chi è senza soldi e il rischio di una rivolta sociale, dall’altra le forze dell’ordine che si sono montate la testa e credono di essere i padroni del mondo”.
Continua: “Non dovete spaventarci se entriamo in un locale pubblico e ci si rompe la mascherina, non potete fare questo! Le forze dell’ordine le paghiamo perché ci proteggano, non perché ci spaventino”.
Sembrerebbe tutto finito e invece, secondo il racconto della D’Eusanio, arrivano altri agenti chiedendo ai titolari del bar i filmati delle telecamere di sorveglianza, “come se io fossi una rapinatrice – commenta la giornalista – non ero venuta al bar per una rapina ma per prendere dei cornetti e portarli via”.
Poi conclude: “Andate a minacciare i camerieri e chiedete i documenti ai titolari come fosse un centro di mafiosi? Ma la Guardia di Finanza non è questa, quella che conosciamo noi è un altra cosa. Ma chi siete? Voi non potete minacciarci così!”.
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