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HomeLe opinioni di Oltre TvAndrea Scanzi alle sardine: «Smettete di andare in tv»

Andrea Scanzi alle sardine: «Smettete di andare in tv»

Il noto scrittore e giornalista, Andrea Scanzi, si accoda al collega Saviano. Tifa per il movimento delle sardine e avverte: “Non andate troppo in tivù […] è un errore”.

Le sardine piacciono all’establishment al punto tale che un politico come Mario Monti, alla domanda se scenderebbe in piazza con loro, ha risposto: “Perché no”.

Il Senatore a vita ha detto di guardare al movimento con molto interesse e ha aggiunto: “Mi sembra che stiano dando gambe e voce a esigenze molto elementari di una società che però nella politica italiana sono state abbastanza dimenticate. Cioè che si ragioni e si parli delle cose in modo pacato; che chi governa, se possibile, non sia totalmente privo di competenze”.

“Sono punti un po’ dimenticati – conclude Monti intervistato ad Agorà (Rai3) – è un po’ paradossale che occorra andare nelle piazze per farli valere”.

Ma il senatore è in ottima compagnia. Dopo il sostegno di Roberto Saviano arrivano anche i consigli di Andrea Scanzi, scrittore e giornalista del Fatto Quotidiano.

Commentando un articolo pubblicato il 3 dicembre su Dagospia.com, dal titolo “La tentazione del movimento delle sardine: forse facciamo un partito”, Scanzi scrive su Facebook che sarebbe “la maniera perfetta di sputtanare una cosa spontanea e bellissima”.

Scrivendo “bellissima” sembra voler chiarire da subito la sua posizione rispetto alla piazza. “Ragazzi – continua Scanzi come fosse un fratello maggiore – la vostra forza è essere liberi e sinceri”. Piazza bellissima, libertà, sincerità… non sarà che Andrea Scanzi è cotto? D’amore, s’intende.

Poi arrivano i consigli: “Non andate in tivù: più ci andate e più vi normalizzate. Ci state (stai) andando troppo. Troppo. Troppo. È un errore, perché annoierete subito e più prima che poi un Belpietro vi mangerà in un sol boccone”.

Andrea Scanzi alle sardine: “Vi voglio bene, tifo per voi”

E conclude: “Cercate di apparire sempre meno: ne trarrete forza. Dovete essere qualcosa di non etichettabile, “magico”, imprevedibile. Restate liberi. E non fondate l’ennesimo partito: sarebbe la vostra morte. E ve lo dice uno che vi vuole bene e tifa per voi”. Insomma, Scanzi tifa per le sardine.

Ovviamente non mancano i commenti al post e nonostante la maggioranza degli utenti sia d’accordo con lo scrittore, c’è anche chi, come Enrico, dissente: “Spontanea e bellissima? A me sembra un arma di distrazione di massa a favore di un neoliberismo economico europeo che ci sta disintegrando!”.

Il povero Enrico non solo è stato schernito dai fans di Scanzi ma a rispondere alle sue perplessità è stato Il proprio l’autore del post.

Mentre un utente commenta i dubbi di Enrico, scrivendo “e Bibbiano? Il PD ? E i 35€ a immigrato?”, gli fa eco Scanzi “e le foibe? E i marò? Il piano kalergi? E stoca**o?”.

A parte il fatto che i dubbi di Enrico sono del tutto legittimi, ma se si vuole difendere la piazza contro l’odio e il linguaggio volgare, non sarebbe il caso di rispondere in maniera civile?

Chissà cosa pensa il leader delle sardine Santori del titolo di Scanzi per il suo libro “Il ca**aro verde”, non sarà un linguaggio troppo violento?