Erano utilizzati nell’antichità come metodo di conservazione ma oggi sappiamo che i cibi fermentati sono una vera risorsa per l’organismo.
Un tempo il metodo della fermentazione era usato per permettere una conservazione duratura agli alimenti più facilmente deperibili come latte, frutta e cereali.
I cibi fermentati sono ottenuti in condizioni di anaerobiosi, cioè in ambiente privo di ossigeno, mediante un processo chimico reso possibile da lieviti e batteri.
A seconda del tipo di fermentazione, sono prodotte delle sostanze come l’acido lattico, l’acido acetico o l’alcol etilico che preservano l’alimento dai microrganismi patogeni e dalle muffe.
Quello che non sapevano nell’antichità è che i cibi fermentati, oltre a mantenersi nel tempo, apportano anche benefici all’organismo.
Diventano alimenti altamente digeribili, ricchi di probiotici, microrganismi vivi naturalmente presenti nella flora intestinale.
I cibi fermentati quindi, se inseriti all’interno di una dieta equilibrata, sono una vera e propria risorsa. Vediamone tutti i benefici.
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Cibi fermentati: proprietà e quali scegliere
Rinforzano l’intestino. I probiotici contenuti in questi alimenti contribuiscono a ristabilire l’equilibrio della flora batterica intestinale. Proteggono l’integrità della mucosa e creano un effetto barriera che impedisce l’invasione di patogeni.
Altamente digeribili e assimilabili. Durante il processo di fermentazione i microrganismi compiono una sorta di pre-digestione.
Rinforzano il sistema immunitario. I cibi fermentati, grazie alla loro azione sull’intestino, migliorano anche il funzionamento del sistema immunitario. Inoltre questi alimenti si arricchiscono di vitamine che accrescono la capacità di assorbire nutrienti importanti.
Proteggono le ossa dalle fratture. Da uno studio svedese del 2017 è emerso che il consumo di cibi sottoposti a fermentazione rende le ossa più forti e previene le fratture alle anche.
Tra tutti i cibi fermentati, quello che molti di noi hanno sempre in casa è lo yogurt. Ma ce ne sono molti altri gustosi: crauti e barbabietola fermentati, pane con pasta madre, verdure lattofermentate.
Poi ci sono alimenti più particolari come il kefir, una bevanda fermentata a base di latte e acqua e il miso, un condimento a base di soia, cereali e sale marino.
Infine l’amasake, un dolcificante naturale ottenuto dalla fermentazione enzimatica del riso, il tempeh, a base di soia fermentata, e il kombucha, una bevanda orientale tipo tè.