HomeScienza e AmbienteAsteroide sta per colpire la Terra? Nasa avverte: il rischio è serio

Asteroide sta per colpire la Terra? Nasa avverte: il rischio è serio

Un asteroide potrebbe colpire il nostro pianeta entro la fine dell’anno. Questa è la notizia che sta rimbalzando in rete negli ultimi giorni. Anche moltissimi siti di informazione hanno riportato la cosa.

L’Agenzia Spaziale Europea ha effettuato degli studi a riguardo. L’asteroide si chiama 2006 QV89 ed ha dimensioni pari a 30 metri circa.

Sembrerebbe che la sua destinazione sia proprio la Terra. Tuttavia le possibilità che ci colpisca sono una su 7.000. Una possibilità remota, dunque, quella che impatti col nostro pianeta entro la fine dell’anno, eppure reale.

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Nonostante vi sia una possibilità minima, la NASA avverte: «il rischio è serio e bisogna prendere provvedimenti».

Infatti per l’amministratore delegato della NASA, Jim Brindenstine, gli asteroidi sarebbero una minaccia reale per la Terra. Per questo motivo si dovrebbero attuare sistemi di sicurezza onde evitare possibili collisioni.

Al momento tutti gli studiosi stanno analizzando il caso per scongiurare completamente ogni possibilità di rischio.

Gli esperti del settore hanno previsto anche la data in cui l’asteroide potrebbe colpirci: 9 settembre 2019. Più precisamente, al mattino.

L’asteroide 2006 QV89 è una seria minaccia per la Terra?

Il corpo celeste 2006 QV89 fu scoperto da Catalina Sky Survey nell’agosto del 2006. Venne inserito nella categoria dei PHAs, sigla che indica gli asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra.

Se l’impatto avvenisse davvero, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche date le dimensioni del meteorite in questione. La sua misura è infatti due volte superiore a quello esploso in Russia nel 2013.

Sergio Foglia, esperto della sezione Asteroidi UAI (Unione Astrofili Italiani), afferma: «Il primo possibile impatto con la Terra è previsto per il 9 settembre 2019, con una probabilità pari a 0.13%».

Poi aggiunge: «Ci auguriamo che le osservazioni radar possano modificare lo scenario previsto, scongiurando un possibile evento simile a Tunguska il prossimo 9 Settembre 2019».