Arriva l’aumento della cedolare secca sugli affitti calmierati: una tassa che potrebbe andare a colpire milioni di italiani.
Per cedolare secca s’intende la tassa pagata da chi decide di affittare il proprio appartamento. L’affitto calmierato è più basso di quello di mercato: in questo modo c’è un risparmio diretto per chi paga l’affitto e indiretto per chi affitta, attraverso dei benefici fiscali.
All’interno della manovra Pd-5Stelle si sta profilando l’ipotesi di un possibile aumento dal 10 al 12,5 per cento sull’aliquota della cedolare secca sugli affitti abitativi a canone calmierato.
Secondo quanto dichiarato dal presidente di Confedilizia, Giorgio Spanzani Testa, se il Governo dovesse confermare questa misura, sarebbe un clamoroso autogol.
“Il Governo Conte – scrive su Facebook – avrebbe deciso di aumentare l’aliquota della cedolare secca sugli affitti abitativi a canone calmierato, che si applica anche alle locazioni degli studenti universitari”.
Poi spiega che “l’aliquota è attualmente pari al 10 per cento, per effetto della decisione del Governo Renzi nel 2014, confermata dal Governo Gentiloni nel 2017, e la sua misura ridotta è motivata dalla finalità di favorire l’accesso all’abitazione da parte delle famiglie che non possono rivolgersi al libero mercato”.
Per il presidente di Confedilizia non vi è alcun dubbio: “La cedolare sugli affitti calmierati è una misura sociale, condivisa da forze politiche, sindacati, inquilini, operatori ed esperti del settore immobiliare”.
E aggiunge: “In questi sei anni di applicazione ha garantito un’offerta abitativa estesa, favorendo la mobilità di lavoratori e studenti sul territorio”.
Conclude: “Inoltre, come rileva la nota di aggiornamento del Def, la cedolare ha determinato una riduzione senza precedenti dell’evasione fiscale nelle locazioni. Insomma, c’è una misura che funziona, apprezzata unanimemente, ad alto impatto sociale: il Governo vuole davvero modificarla in peggio?”.
Affitti, il commento di Cassinelli (FI)
Una misura che secondo il deputato di FI, Roberto Cassinelli, potrebbe incentivare l’evasione fiscale attraverso gli affitti in nero.
“La cedolare secca sugli affitti per sempre, ma sale al 12,5%. Ecco il regalo del Governo che ha promesso di tagliare le tasse, che ha spergiurato di non inserire la patrimoniale nella lista infinita di gabelle a cui siamo sottoposti”.
Secondo Cassinelli, la misura attualmente in vigore “ha contribuito sensibilmente a eliminare gli affitti in nero. Lo dicono i dati della Guardia di finanza, dei ministeri competenti e delle associazioni di categoria. Tutti, all’unanimità. Una misura che produce un gettito certo e sostanzioso per le casse dello Stato”.
Poi si rivolge al ministro Roberto Gualtieri: “Comprendiamo le difficoltà del ministro UE di tenere insieme le proposte di un’armata brancaleone, ma eviti di spremere gli italiani come limoni”.