Altro imprenditore esasperato dalle condizioni della fase due: il barista padovano se la prende col governo.
È diventato virale un video pubblicato a inizio settimana da un ristoratore fiorentino che ha fatto emergere il pensiero di moti imprenditori arrabbiati ed esasperati per le misure che il governo propone loro per la ripartenza.
Tra questi anche un barista padovano che ha deciso di metterci la faccia e contestare le misure di riapertura in un video contro il governo.
Si tratta di Riccardo Maniscalco, giovane imprenditore 35enne, titolare di un lounge bar in Galleria Borromeo a Padova. Il suo video ha fatto mezzo milione di visualizzazioni e quasi 30.000 condivisioni.
Il duro attacco del barista padovano contro il governo
«La situazione è preoccupante» inizia così il suo intervento. È fuori dal suo locale per far capire come diventerebbe la sua attività con le condizioni ipotizzate per la riapertura.
«Se prima all’esterno potevo ospitare 30-40 persone adesso al massimo potrò mettere quattro tavoli per un totale di 10 persone. E io pago 4.500 euro l’anno di plateatico, soldi buttati al vento», spiega il barista.
Anche all’interno del suo locale, che conta 57 metri quadrati, a quanto pare non potrà entrare più di una persona alla volta.
Il barista è anche contro la decisione del governo sulle opzioni di pagamento: «State già dicendo di togliere il contante, di fare tutto elettronico. Ma poi le banche si prendono le commissioni e a me fate un c**o così per 1,10 euro di caffè».
«Se volete attuare queste restrizioni è meglio che ci fate restare chiusi. E dovete pagare voi a noi imprenditori a fondo perduto quello che ci serve per rimanere in piedi», ha continuato Maniscalco.
Ha aggiunto: «Io vi vengo a prendere a casa, voi state seduti sule vostre poltrone e non avete mai fatto diciotto ore di lavoro ascoltando la città come funziona».
Si è poi soffermato sui servizi che puntualmente arrivano da pagare, come il consumo luce, con bollette del mese febbraio-marzo da più di 1.200 euro.
«Farci lavorare così come hai proposto non è possibile — il barista si scaglia contro il governo — è peggio di prima. Dobbiamo restare chiusi e farci ripartire a regime ma darci un sostegno minimo per non fallire».
Maniscalco: «Siete distanti anni luce dalla realtà»
Si domanda inoltre come faranno a giugno a pagare tutti i costi posticipati se potranno aprire le attività solo a metà maggio e a queste condizioni.
«È inutile che continuate a dire che è facile, non è facile un ca**o. Siete distanti anni luce dalla realtà. Vi dovete rendere conto che la gente si sta preparando per venirvi a prendere. Avete rotto! Ci state riducendo sul lastrico», ha detto Maniscalco.
Inoltre ha continuato affermando che «o vi mettete in testa di fare qualcosa seriamente, o il 60% delle attività e degli imprenditori moriranno. Vi dovete rendere conto che forse sono più le persone che stanno morendo da questa parte».
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