Sull’inchiesta “angeli e demoni” il silenzio è d’obbligo. Grazie alla complicità della tv e di diverse testate giornalistiche, del caso Bibbiano se ne parla sempre meno.
Stamane, scorrendo la home di Facebook mi è apparso questo titolo: “Cosa c’entra il sindaco Pd di Bibbiano con i bambini portati via dalle famiglie”. Articolo pubblicato sul sito Open, giornale online fondato da Enrico Mentana.
Qualche giorno fa lo stesso giornale si era preoccupato di fare chiarezza rispetto al video di un bambino strappato ai genitori e che in molti attribuivano ai fatti di Bibbiano. Ne scaturirono diverse polemiche.
Non per il contenuto dell’articolo che giustamente riportava l’episodio a una vicenda di Sassari nel 2017, quanto per l’incipit del direttore Mentana.
Il commento del direttore
“Voi tutti sapete che è in corso una squallida speculazione su quella brutta vicenda di Bibbiano, della quale nei giorni degli arresti ci siamo doverosamente e ampiamente occupati tutti, senza omettere nessun aspetto dell’inchiesta”, aveva scritto.
E continua: “Per evidenti interessi mandrie di haters e troll, di avvelenatori di pozzi chiedono che se ne parli all’infinito, come se fosse una vicenda in divenire. Quell’ansia di vetriolo però, come le bugie, ha le gambe corte: e ecco qua un esempio”.
Quello che evidentemente non è piaciuto ai suoi “seguaci” è che di questa terribile vicenda il direttore e il suo giornale ne abbiano scritto pochissimo. Direi quasi per niente. Poi l’articolo di questa mattina.
Incuriosito dalla vicenda sono andato a controllare e, in effetti, digitando le parole “Bibbiano” oppure “Angeli e demoni” ecco cosa appare nelle sole due pagine del sito:
Come potete verificare voi stessi, a parte 2 articoli rispettivamente del 27 e 30 giugno (ad inchiesta appena avviata), ce ne sono altri due che parlando di fact-checking, uno sul blitz di Azione Frontale nella sede del Pd e infine, l’articolo sul sindaco Andrea Carletti.
“Angeli e demoni”
Prendendo in considerazione quanto è stato scritto rispetto ad altre vicende di cronaca, attualità, politica e quant’altro, ne deduciamo una precisa volontà da parte di alcuni a non voler parlare dell’inchiesta “angeli e demoni”.
Hanno preferito dedicarsi ad altro, fatti sicuramente importanti ma in molti casi per niente paragonabili alla triste vicenda di Bibbiano. Per argomenti molto meno rilevanti si è scritto per giorni e giorni, intere settimane.
Per onestà intellettuale, devo dire di non aver spulciato altre testate online ma è del tutto evidente che il problema non riguardi solo Mentana e il suo giornale.
Da cosa dipenderà tutto questo silenzio non è dato saperlo. Certo, si potrebbe azzardare qualche riflessione ma preferisco lasciare che sia il lettore a trarre le proprie conclusioni.
C’è una cosa però che mi ha lasciato particolarmente perplesso nei riguardi di Open: aver scritto di Bibbiano 6 articoli di cui uno sul blizt neofascista, due sul fact-checking e quest’ultimo sull’ex sindaco Carletti… un pò strano, non trovate?
Tra l’altro nell’articolo sull’ex sindaco non c’è alcunché di eclatante. Ci viene ricordato che Carletti non c’entra nulla con le vessazioni sui minori. Grazie! E noi che pensavamo fosse lui a dare qualche scossa a quei piccoli angeli…
Voglio dire, caro direttore: è del tutto evidente che per essere implicato in una delle pagine più buie di questo Paese non occorre sporcarsi materialmente le mani.
L’autore dell’articolo tiene a precisare che “Non c’è nulla nell’ordinanza che possa collegare il sindaco o il Partito democratico ai presunti abusi sui minori”.
Chiaro? Il fatto che non abbia abusato materialmente di minori e/o l’assenza di elementi che provino che ne fosse a conoscenza, merita un articolo di Open.
L’ordinanza
Nell’articolo viene riportata l’ordinanza con i diversi reati contestati all’ex sindaco Carletti tra cui “una chiara attività di promozione da parte dell’amministrazione dell’attività scientifica e formativa di Hansel e Gretel. […] Dunque, il sindaco Carletti non solo era perfettamente a conoscenza del coinvolgimento degli psicologi di Hansel e Gretel, ma attivamente, in comunicati pubblici e audizioni anche alla Camera dei Deputati, forniva “copertura” politica”.
E che la sua posizione “lungi a limitarsi a una mera omissione […] si adoperava per consentire la prosecuzione della attività ottenendo anche un notevole ritorno di “immagine” oltre che di incremento dei fondi a disposizione del proprio settore di competenza”.
“La collaborazione (del sindaco, ndr) – si legge sempre nell’ordinanza – si è estrinsecata come essenziale al fine non tanto di consentire l’originario affidamento illegittimo della attività, quanto piuttosto la sua prosecuzione nel tempo. La reiterazione nel tempo di tali assegnazioni di incarichi di psicoterapia poteva procurare quel vantaggio cui i privati anelavano, cosa che non sarebbe stata certo possibile senza la chiara copertura politica di Carletti”.
Non dateci lezioni di verità
Chi scrive non è iscritto all’albo dei giornalisti e probabilmente non è in grado di poter esprimere un giudizio tecnico rispetto all’articolo.
Ma nemmeno credo occorra essere iscritti per dedurre che, quando parliamo di soldi, diventa estremamente difficile che i diretti interessati non siano informati dei fatti. Ribadisco: non occorre sporcarsi le mani per essere “demoni”.
Tornando all’articolo, a Open e alla stampa in generale, una cosa credo sia evidente a tutti: il silenzio, un inquietante silenzio.
Resto convinto che chi tace ha quasi sempre qualcosa da cui scappare, da nascondere o molto più semplicemente stia eseguendo ordini precisi.
Dunque continuate pure a dare risalto alle beghe della Lega, a parlare di un ritorno neofascista, della capitana Carola o di come siamo arrivati sulla luna ma non venite e darci lezioni di verità.