In Emilia Romagna una bimba ha chiamato i carabinieri perché il suo papà non ha più un reddito e non può comprare da mangiare.
Nel bolognese, precisamente a Vergato, una bambina di 12 anni ha telefonato ai carabinieri per chiedere aiuto: “Abbiamo fame, mio padre non lavora più e il frigo è vuoto, aiutateci vi prego”.
Dopo averla tranquillizzata, una pattuglia si è recata presso l’abitazione portando con sé beni alimentari di prima necessità: pasta, uova, latte e farina ma anche carne, biscotti, frutta e verdura.
Si tratta di una famiglia non italiana composta da quattro persone, i genitori più due figli. Il padre, unica fonte di reddito, ha perso il lavoro per colpa delle restrizioni e la figlia, non sapendo a chi rivolgersi, ha pensato bene di chiamare il 112.
Bimba chiama i Carabinieri, situazione analoga nel Lazio
Inutile nasconderlo: queste restrizioni potrebbero davvero portare al fallimento migliaia di imprese e, di conseguenza, mettere in strada altrettanti lavoratori.
Le misure economiche prese dal governo dovrebbero migliorare la situazione ma, a quanto pare, si sta impiegando troppo tempo e la gente ha fame. Un episodio analogo è accaduto a Sonnino, un comune italiano di settemila abitanti nella provincia di Latina, nel Lazio.
La famiglia aveva telefonato alla centrale operativa dei Carabinieri di Terracina per chiedere aiuto. I genitori non avevano più i soldi per far mangiare i loro figli di 4, 7 e 11 anni.
Anche in questo caso i militari si sono subito attivati avvisando la Protezione Civile e il Sindaco della città. Secondo quanto riportato da Latina quotidiano, sono andati prima in una macelleria e poi da un fruttivendolo per acquistare beni di prima necessità.
Quando hanno spiegato il motivo della spesa ai presenti, titolari e clienti, con un gesto di generosità, hanno pagato l’intero importo della spesa che è stata consegnata alla famiglia indigente. Foto: You Tube