Campania e Lombardia non aspettano più, De Luca fa una manovra da quasi un miliardo di euro e Fontana anticipa la cassa integrazione.
In attesa che il Governo mandi i soldi ai cittadini, alcune regioni, evidentemente poco fiduciose sui tempi di erogazione da parte dello Stato, hanno deciso di fare da sole.
La manovra più “imponente” è, con ogni probabilità, quella del Governatore campano Vincenzo De Luca, che ha messo sul piatto ben 900 milioni di euro: “Dobbiamo dare una mano a povera gente, imprese e professionisti”.
Nel piano della Regione Campania è stato previsto un aumento delle pensioni minime, a maggio e giugno, fino a 1000 euro e 2000 euro una tantum per le piccole e piccolissime imprese con meno di 10 dipendenti e un fatturato 2019 sotto i centomila euro.
“L’erogazione avverrà nella maniera più semplice. A differenza del Governo vogliamo portare soldi da subito nelle imprese e delle famiglie” ha detto il Governatore.
Bonus di 1000 euro per quei professionisti che nel 2019 hanno fatturato meno di 35 mila euro e un altro di 1200 euro per le attività alberghiere o extra-alberghiere.
Insomma, questa sì che potremmo definirla una reale “potenza di fuoco”. Ne è certamente consapevole lo stesso De Luca, che nel video dice: “Quando abbiamo problemi seri da affrontare le bandiere non contano niente. Conta solo la capacità amministrativa, la tenacia e la passione civile”.
C’è anche il tempo per una frecciatina al Governo: “Non so quali saranno i tempi nazionali, i nostri saranno questi. Dobbiamo introdurre liquidità nel sistema economico”.
Campania e Lombardia con cittadini e imprese: subito liquidità
E conclude: “Mi auguro che la fase due sia di serietà e rispetto reciproco. La nostra è una regione che cammina a testa alta. Con modestia, umiltà”. La cosa rilevante è che oltre ad abbattere la burocrazia, De Luca vuole dare questi soldi a fondo perduto.
Dunque, mentre aspettiamo di ricevere liquidità dallo Stato e di poter chiedere prestiti alle banche, la Campania si prepara a immettere liquidità aiutando famiglie e imprese con contributi a fondo perduto.
Ma la regione meridionale non è la sola a muoversi in maniera indipendente. Proprio qualche ora fa anche la Regione Lombardia, attraverso un comunicato del Governatore Fontana, ha detto di non poter più aspettare i tempi del Governo e di voler iniziare ad anticipare la cassa integrazione.
“Regione Lombardia non aspetta lo Stato – dice il Governatore Fontana – e, grazie a un accordo con banche e sindacati, anticipa la cassa integrazione ai lavoratori lombardi. Tra una settimana fino a un milione di cittadini potranno chiedere l’assegno. La Lombardia parla con i fatti” .