Nell’ultima puntata di Quarta Repubblica, la trasmissione in onda su Rete 4 condotta da Nicola Porro, ospiti in studio c’erano: Alan Friedman, Daniele Capezzone e Giampiero Mughini.
“Salvini e Meloni fanno parte di una tendenza che si vede in tutto l’occidente (in Francia con la Le Pen o nel mio Paese, gli Stati Uniti, con Donald Trump) di populisti demagogici di destra”.
Questo è quanto ha sostenuto Friedman in un suo intervento. “Sono molto efficaci – continua il giornalista americano – a fare la voce grossa contro gli immigrati e a demonizzare le Ong”.
Un modo di fare propaganda che per Alan, oltre a incitare all’odio e alla violenza, porta a un facile consenso elettorale dovuto alle paure delle persone.
La risposta di Capezzone
Dallo studio risponde Daniele Capezzone, in disaccordo con Friedman per diverse ragioni. “In Italia l’emergenza non è se uno twitta in modo che alla Boldrini non piace. L’emergenza è il 45% di giovani disoccupati al sud, una pressione fiscale troppo alta e il milione di processi penali pendenti”.
Sono queste, per il giornalista de La Verità, le emergenze del nostro Paese che nessun governo è stato in grado di risolvere negli ultimi trent’anni.
“A me non convince per niente il fatto che una serie di osservatori di sinistra o di cultura mainstream – riferendosi allo stesso Friedman – quando nel mondo ci sono dati elettorali che a loro non piacciono, reagiscono dando dei fascisti ai vincitori e degli analfabeti agli elettori”.
A questo punto interviene anche Mughini, che tiene a precisare “qualche analfabeta ci sarà sicuramente”. “Certo – replica Capezzone – ma il compito di chi fa politica non è dare le pagelle agli elettori ma di ascoltarli”.
Poi aggiunge: “Perché bisogna dare a Salvini dell’invasore? – Riferendosi al ‘Bella ciao’ cantato dalle sardine – Perché vuoi “fascistizzare” il tuo avversario?”
E conclude: “Qualcuno pensa che se Salvini vince torna il fascismo? Vi do una notizia: la Lega governa undici regioni e dove gli abitanti la mattina vanno a lavorare, non imbracciano fucili”.