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Capezzone, il siluro a Sileri: «Avete raccontato un sacco di balle!» – Video

Tra gli ospiti dell’ultima puntata di Quarta Repubblica c’erano il giornalista Capezzone e il sottosegretario Sileri.

Commentando la storia di Alessia, una ragazza che ha perso il bambino dopo essere stata respinta dal Pronto Soccorso di Sassari, e le violenze di Milano durante la notte di capodanno, in cui la Polizia non ha fatto altro che chiedere alle vittime di indossare la mascherina, Capezzone ha criticato aspramente il Governo.

“Vogliamo dire che l’errore di quel poliziotto a Milano e l’errore del personale sanitario a Sassari, sono prodotti di una pazzia politica mediatica che è stata costruita per due anni, scientificamente, in cui ognuno di noi non era più un essere umano?”

Secondo Capezzone eravamo considerati esseri umani soltanto se avevamo il tampone giusto, il Green pass giusto e un pezzo di carta giusto.

Capezzone a Sileri: “La responsabilità è di chi ha creato questo clima infame”

“Si è seminato odio nei confronti di chiunque” ha detto. “Voi avete voluto delle norme per le quali un cittadino sano come me, col tampone negativo ma magari non vaccinato, non può portare il pane a casa. Non può salire su un autobus”.

E ancora: “Abbiamo creato una situazione in cui in questo momento 30mila ristoranti sono vicini al fallimento, 70mila dipendenti degli alberghi stanno perdendo il posto, in cui gli aerei sono vuoti e i treni sono vuoti. Ora non è che ce la prendiamo con il cretino di Sassari o col poliziotto, certo quelli devono pagare, ma la responsabilità è di chi ha creato questo clima infame”.

Sentitosi chiamato in causa, Sileri ha detto che il poliziotto e la sanitaria erano evidentemente due idioti, e che lo sarebbero stati anche in un’altra situazione, in epoca pre covid. “Però – ha aggiunto – da qui a dire che è tutto frutto di…”

Capezzone non ci sta. “Troppo comodo così. Questo è il Paese dove non è stato applicato il piano pandemico e state tutti lì, non si dimette nessuno. Quando è stato fatto un documento per svelare le vergogne del piano pandemico non applicato, ci si è mossi a livello di potere per impedire che questo accadesse. Avete detto per un anno tachipirina e vigile attesa… quanta gente è morta di tachipirina e vigile attesa? Speranza tutte le sere sta in televisione a pontificare. Non c’è uno che si assume le responsabilità di questa roba”.

“La verità è un’altra”, poi la frecciati a Sileri

Quando Porro ha mandato in onda un servizio sui ricoverati con o per covid, il sottosegretario ha spiegato che, qualora il paziente dovesse entrare in ospedale per altre patologie e poi risultasse positivo, dovrebbe seguire in ogni caso un percorso covid. “Ecco perché entrano nel conteggio dei pazienti covid”.

Anche qui è intervenuto Daniele Capezzone. “La verità è un’altra – ha detto – la Federazione delle aziende ospedaliere dice che quelli che vengono testati positivi, ma erano entrati per tutt’altra ragione, sono il 34%. Uno su tre. Con questo errore di fondo si sono gonfiati i casi, si sono gonfiati i morti, si è gonfiata l’emergenza. Quanti cicli di chemio terapia sono saltati? Quanti screening sono saltati? Quante situazioni cardio circolatorie sono state sottovalutate? Quante volte ci avete raccontato che gli ospedali erano travolti, in una situazione in cui si poteva evitare che fossero travolti? Non potete venire, adesso, la sera del 17 gennaio, a descriverci i problemi che vi abbiamo descritto da sei mesi e che avete negato”.

Infine Capezzone se l’è presa direttamente con il sottosegretario: “Tu stesso sei andato a dire in Parlamento che i vaccinati non potevano contagiare. Avete raccontato un sacco di balle! Ora dovete chiedere scusa”. Foto: Mediaset Play