Il giornalista Toni Capuozzo ha fatto a pezzi i leader europei: “Non sembrano essere uno stormo di colombe”
Nella giornata di ieri si è tenuto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Russia e Cina hanno presentato una proposta di risoluzione per un cessate il fuoco per ragioni umanitarie.
La proposta è stata bocciata. A favore hanno votato soltanto Russia e Cina, mentre tutti gli altri 13 membri si sono astenuti.
Secondo il giornalista Toni Capuozzo, era l’occasione per prenderli in parola. “Sotto la grande ala di Biden – ha commentato – non sembra essere uno stormo di colombe quello dei leader europei”.
Toni Capuozzo critico verso la classe politica europea
“È come se una classe politica democratica e moderata avesse preso a modello i democratici americani – ha detto – che in nome dei buoni principi e di un mondo migliore, hanno avviato guerre e creato vuoti paurosi in giro per il mondo”.
Per Capuozzo “in Italia il panorama è ancora più modesto, perché si aggiunge una specie di «taci il nemico ti ascolta» per cui ogni dubbio viene affrontato con un aggettivo definitivo: filoputiniano”.
Il giornalista ha provato a dare una spiegazione tattica alle mosse di Putin. “Sembra di capire che la Russia abbai rinunciato non solo alla presa, ma persino all’assedio di Kiev, che non è mai iniziato. Hanno scavato trincee, subiscono contrattacchi importanti per il morale dei difensori, ma intanto tengono bloccata la capitale, le sue armi, le sue energie. E si concentrano sull’est del paese”.
I possibili scenari futuri e la nostra esperienza passata
“Quando ci si siederà a un tavolo delle trattative – ha continuato – farlo con la costa, tranne Odessa, nelle proprie mani è avere un buon gioco: puoi ritirarti da Kiev, puoi restituire Kherson, ma il resto l’hai portato a casa. Non sarà mai trattato di pace, perché Zelenskj non può accettare la mutilazione della patria”.
Possibili scenari futuri. “Sarà un cessate il fuoco. E poi ? Daremo armi agli ucraini per partire all’attacco delle terre irredente? Faremo guerra per l’Ucraina una e indivisibile? Staremo a vedere, come stiamo facendo per Mariupol, il bunker berlinese o l’ultima Salò del battaglione Azov, con gli assedianti che non sembrano del tipo propenso a fare prigionieri. A meno che la Russia e Putin non crollino, cosa che ingolosisce. E dopo?”
La nostra esperienza. “Abbiamo qualche esperienza a riguardo di quello che pudicamente viene chiamato “regime change”. In Iraq, in Libia, in Afghanistan, Siria e via dicendo. Scarseggiano grandi leader fermi ma capaci di colpi d’ala, di mosse inaspettate, di mani tese a disarmare l’avversario, di soluzioni che fermino l’inerzia della guerra. Volano solo aerei e, nel loro piccolo, falchi. Occhi fissi a scrutare il terreno, mai uno sguardo al futuro”. Foto: YouTube