Era il mese di aprile quando, nel pieno della pandemia e mentre gli italiani venivano costretti a un duro lockdown, l’avvocato Carlo Taormina denunciava il Governo per la mala gestio dell’emergenza coronavirus.
“A costo di incatenarmi davanti alla Procura di Roma, questi la devono pagare perché hanno sulla coscienza almeno 10.000 morti e non mi basta la responsabilità politica che li porti a essere cacciati dal governo. Li voglio vedere in galera” aveva detto.
Noi di Oltre.tv lo raggiungemmo telefonicamente per un’intervista e, a quanto pare, siamo stati anche gli unici a occuparci del caso.
Durante la nostra chiacchierata l’avvocato spiegò le ragioni di quella denuncia accusando lo Stato di “comportamento colposo”.
Disse che vi erano “tutti gli elementi per dire che quando parliamo di sottovalutazione è una formula felpata perché, in realtà, sottende all’affermazione che si tratta di comportamenti erronei, colposamente erronei”.
Taormina non si sbagliava e infatti “in queste ore – scrive l’avvocato – Conte e i ministri competenti sono sotto processo al Tribunale dei Ministri di Roma per le mie denunzie”.
Oggi come allora giornali e tv non ne parlano eppure si tratta di una denuncia nei confronti del Primo Ministro Conte e alcuni dei ministri competenti.
“Di fronte a questo scempio – dice Taormina – non c’è giornale, non c’è servizio televisivo che dica una parola. Tutti si sono dimenticati tutto, le bare sui camion dell’esercito, le cremazioni per non far scoprire le cause delle morti”.
Carlo Taormina sul silenzio di giornali e tv: “È veramente uno schifo”
E ancora: “L’omissione delle autopsie, i respiratori tolti ai vecchi per darli ai giovani determinando la morte dei vecchi, le RSA dove è stata sterminata una generazione di anziani”.
Abbiamo contattato l’avvocato per chiedergli come giudica questo silenzio da parte dell’informazione. La risposta: “È veramente uno schifo”.
Taormina dice di non aver bisogno di niente e di nessuno: “Sono un professore universitario amato dagli studenti, un avvocato onesto e che fa tante opere di bene”.
Sostiene di aver “sempre combattuto contro la magistratura disonesta perché da ex magistrato, so quanto sia doloroso per i magistrati onesti dover prendere atto della presenza di magistrati corrotti e politicizzati”.
E conclude: “Ho bisogno di sostegno e di consenso perché è partita la guerra per insabbiare tutto e noi dobbiamo evitarlo per dare giustizia ai nostri morti e per cacciare i farisei dal tempio”. Foto Taormina Facebook / Conte YouTube