Carne sintetica e insetti, ecco il cibo che vorrebbero imporci. Il nuovo business dei potenti avallato dall’Unione Europea.
“Ursula e Bill, il nostro destino sembra ormai in mano a questa coppia”. Inizia con queste parole un servizio di Raffaella Regoli mandato in onda ieri sera a Fuori dal coro.
Pochi giorni fa il Presidente della Commissione europea ha partecipato al ‘Grand Challenges Annual Meeting’ organizzato dalla Bill & Melinda Gates Foundation.
Nel suo discorso di apertura ha detto: “Il segreto è essere preparati, siamo sulla strada giusta. Il prossimo mese la commissione europea porterà avanti la strategia della salute globale. È la nostra proposta al mondo”.
Ma di cosa si tratta esattamente? Secondo il giornalista de La Verità, Carlo Cambi, la von der Leyen è andata all’incontro dicendo che intende curare gli europei con una dieta a base di scarafaggi, cibo sintetico, latte fermentato e farina d’insetti.
Nel servizio viene detto che il Presidente avrebbe annunciato un nuovo finanziamento di 2milioni di euro per produrre carne sintetica.
Il business della carne sintetica
“Biil Gates è il primo produttore al mondo di carne sintetica” ha detto Cambi. “C’è un ristorante israeliano che serve pollo sintetico ma prima di fartelo mangiare ti fa firmare una liberatoria perché non sanno minimamente quali sono gli effetti sulla salute. Dunque mi pare che ce ne sia abbastanza per avere qualche dubbio sulla missione della baronessa negli Stati Uniti”.
Raffaella Regoli ha intervistato anche Lorenzo Bazzana, Responsabile economico della Coldiretti.
“Quello che si sta cercando di propagandare è un’unica dieta mondiale in cui il cibo è sempre uguale a se stesso” ha detto. “Non esistono più i sapori, non esistono più le differenziazioni tra i diversi territori. Questo non possiamo accettarlo”.
Secondo Bazzana dietro questo progetto non ci sarebbe l’intenzione di salvare il pianeta bensì una falsa iniziativa che ha soltanto l’obiettivo di fare soldi.
La giornalista è andata a Trento e ha provato a entrare nell’Università dove una start-up privata sta finanziando la produzione dell’hamburger in provetta. Niente da fare, non le è stato consentito l’accesso.
La Regoli è riuscita comunque a rintracciare l’amministratore, che è anche l’unico finanziatore del progetto con 270mila euro.
Si chiama Stefano Lattanzi e ha detto di puntare soprattutto sul brevetto sperando di poter fare business nel prossimo futuro. Si stima infatti che il business per la sola carne sintetica da qui al 2030 varrà intorno ai 30/50miliardi di dollari.