Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri è intervenuto sulla carta di alluminio: “L’Istituto Superiore della Sanità conferma migrazione di alluminio dalle pellicola al cibo”.
Ieri sera, durante la puntata di Striscia la Notizia, è andato in onda un interessante servizio di Max Laudadio sulle possibili relazioni tra alimenti e alluminio.
Non è la prima volta che l’inviato del noto programma televisivo tratta questo argomento e, grazie a un’intervista al vice ministro della Salute, abbiamo avuto conferma delle perplessità sollevate più volte dal tg satirico.
Laudadio mostra alcuni risultati di un esperimento fatto in passato con un pomodoro avvolto in carta di alluminio e conservato in frigorifero. “L’alimento – dice Max – sarà soggetto alla migrazione di alluminio”.
“La stessa cosa – continua l’inviato di Striscia – vale per il pesce condito e cotto per soli tre minuti all’interno della pellicola di alluminio”.
Poi chiede di fare attenzione a ciò che sta per mostrare e racconta di una concorrente che, durante il programma “La prova del cuoco”, ha preparato un piatto al cartoccio per il forno.
Una pratica che sembrerebbe corretta, tanto più che lo stesso Max ha fatto notare come viene addirittura consigliata sulle confezioni delle pellicole di alluminio: “Utile per la cottura in forno e al cartoccio”.
E invece, secondo le analisi della Professoressa Paola Fermo dell’università di Milano, intervistata da Striscia la Notizia, si è verificata una migrazione di alluminio nell’alimento.
Laudadio fa notare che la preparazione della pietanza era stata effettuata utilizzando alcuni condimenti acidi che sono assolutamente sconsigliati sulle confezioni di carta di alluminio.
Carta di alluminio: attenzione a come la utilizziamo
Dal momento che la migrazione potrebbe essere stata causata proprio da questi alimenti, Max ha detto di aver fatto una prova al cartoccio, senza l’utilizzo di cibi acidi: “Manzo, pesce e pollo senza nessun condimento”.
Ma anche in questa caso si è verificata una migrazione di alluminio. “Riepilogando – dice Laudadio – l’alluminio emigra nel cibo. A freddo, se il prodotto è acido, nella cottura in padella se al cartoccio e con condimento. Addirittura, anche senza nessun condimento”.
Secondo la Prof.ssa Fermo l’allumino può essere tossico, ma esiste una dose massima tollerabile che si misura in base al proprio peso corporeo.
“Se una persona pesa 60kg potrà assumere al massimo 60mg di alluminio alla settimana […]. Dal momento che l’alluminio è contenuto naturalmente in diversi alimenti, si comprende come sia facile superare questa soglia”.
Nel settembre 2018 Max Laudadio era stato dall’ex ministro della Salute Giulia Grillo strappandole la promessa di fare tutte le verifiche del caso.
L’inviato, era quindi tornato a gennaio, ma l’ex ministro aveva riferito di aver trasmesso le analisi all’ISS. Poi la caduta del governo e, quindi, la decisione di intervistare il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri.
“Il vostro studio è stato importante – ha detto Sileri – l’ISS ha continuato gli studi confermando che esiste migrazione di alluminio che diventa maggiore in determinate condizioni”.
Il dato è abbastanza preoccupante ma, come fa notare anche il viceministro, “bisogna semplicemente fare attenzione alle dosi e non superare la soglia potenzialmente tossica”.
“Sul sito del ministero saranno presenti indicazioni su come e quando usare l’alluminio. Ad esempio, evitate di incartare il panino del vostro bambino per ore nella pellicola e non lasciate il limone incartato con alluminio nel frigorifero”.