Questo ingrediente è sempre presentato come un alleato in cucina, nelle pulizie e per la salute. Ci sono dei casi, però, in cui è meglio non usare aceto.
Specie per quanto riguarda la pulizia, l’aceto è una delle sostanze più consigliate ma in realtà, in alcune situazioni, ci sono alternative molto più indicate.
Nelle pulizie che prevedono che finisca negli scarichi è meglio non usare aceto in quanto l’acido acetico di cui è composto è una sostanza pericolosa per l’ecosistema marino.
Inoltre l’utilizzo constante di aceto potrebbe corrodere i metalli con il rischio di rovinare gli elettrodomestici e liberare il nichel a cui diverse persone sono allergiche.
Quando non usare aceto e validi sostituti
Ammorbidente, anticalcare e brillantante. È sicuramente migliore di qualsiasi prodotto chimico commerciale ma, finendo negli scarichi, è meglio limitarne l’utilizzo. È sicuramente più indicato l’acido citrico in quanto ecologico, economico e meno inquinante.
Superfici in marmo. In modo assoluto non usare aceto su queste superfici in quanto le sostanze acide le rovinano. Invece è raccomandato usare acqua calda e sapone di Marsiglia.
Macchie sui tessuti. È inefficace su macchie d’uovo, anzi peggiora la situazione quindi meglio intervenire con acqua e sale. L’aceto rimane un valido aiuto con macchie da deodorante.
Sporco ostinato su pentole e piatti. L’utilizzo della sostanza pura in questa circostanza è a dir poco inutile e quindi è consigliato non usare aceto. Per eliminare unto e sporco ostinato mettere in ammollo le stoviglie in acqua calda, sale, limone, aceto e sapone naturale.
Superfici cerate. In questo caso il rischio è di andare a rovinare questo tipo di rivestimento. Meglio usare un panno in microfibra imbevuto di acqua tiepida e ben strizzato.
Insetticida e antiparassitario. Il consiglio è giusto ma occorre fare attenzione a non usare aceto direttamente sulle piante poiché potrebbe rovinarle. Invece può essere utilizzato per eliminare le erbacce e bilanciare il pH del terreno.