Quante volte è capitato di trovare in dispensa o in frigorifero dei cibi scaduti e non sapere come comportarsi? In realtà non sempre sono da buttare.
Secondo la normativa italiana è vietata la vendita di cibi scaduti ma questo non vuol dire che oltre quella data gli alimenti non siano più commestibili, o almeno non tutti.
Con la conoscenza possiamo evitare molti sprechi. Per prima cosa dobbiamo fare una distinzione tra cibi freschi, prodotti a lunga conservazione e prodotti che non scadono mai (o quasi).
Nel primo caso infatti la dicitura sopra gli alimenti è «da consumarsi entro» seguito da una data. Questa determina un limite oltre il quale i cibi scaduti possono essere anche pericolosi a causa della proliferazione di batteri.
Sono importanti anche le modalità di conservazione indicate sulle confezioni di alimenti freschi come latte, formaggio, carne, pesce, frutta e verdura.
Nel secondo caso la dicitura riportata sulle confezioni è «da consumarsi preferibilmente entro» che indica il termine minimo di conservazione (TMC). I cibi scaduti perdono alcune proprietà organolettiche ma rimangono commestibili se conservati come indicato.
Altri alimenti invece, se conservati correttamente, hanno tempi di conservazione molto lunghi, tanto da poter dire che non scadono. Tra questi: sale, zucchero, riso, aceto, miele, fagioli secchi, liquori alcolici.
Cibi scaduti che restano commestibili
Cioccolato. Difficilmente si arriva alla data di scadenza col cioccolato. A ogni modo si conserva fino a due anni oltre la data indicata sulla confezione.
Alimenti in scatola. Il tonno, i pomodori, il mais e i legumi, anche se scaduti, restano commestibili per un anno. Condizione necessaria rimane la corretta conservazione e l’integrità della scatola.
Cibi liofilizzati. Il caffè o i preparati per zuppa liofilizzati possono essere consumati fino a un anno oltre la data di scadenza se perfettamente conservati.
Biscotti e crackers. Questi cibi restano commestibili fino a mesi dopo la data di scadenza se chiusi nelle loro confezioni. Potranno risultare meno croccanti.
Riso e pasta secca. Hanno date di scadenza già molto lunghe che possono essere prolungate oltre l’anno. Rimane sempre la condizione necessaria di una conservazione adeguata dei prodotti.
Latte a lunga conservazione. Anche in questo caso non si può andare molto oltre la data di scadenza ma fa parte di quei cibi scaduti che restano commestibili. Se non è inacidito e ben conservato si può andare oltre la data.
Yogurt. Per quanto riguarda lo yogurt non si parla di tempistiche molto più lunghe dalla data indicata. Però, se ben conservato in frigo, può arrivare fino a una settimana oltre alla data indicata sulla confezione. Verificate eventuali rigonfiamenti o consistenze strane prima del consumo.
Formaggi stagionati. Mentre per i formaggi freschi è importante rispettare la data di scadenza, per quelli stagionati o a pasta dura si può andare oltre la data indicata. In questo caso si potrebbe formare della muffa che dovrete rimuovere accuratamente prima del consumo.