Durante la puntata di Piazzapulita il ministro della Transazione Ecologica, Roberto Cingolani, è stato intervistato da Corrado Formigli.
A proposito della guerra, che qualcuno vuole rendere più sanguinosa, e dei possibili scenari che ci riguardano da vicino, il giornalista ha chiesto se, una volta “liberati” dal gas russo, rischiamo di passare il prossimo inverno al freddo. La domanda era semplice. Il rischio c’è, sì o no? Invece Cingolani l’ha presa larga.
“Intanto – ha risposto il ministro – non è necessariamente il caso di dire che ci liberiamo dalla Russia. Si ristabiliscono i flussi. Potremmo ridurre rispetto alla Russia e andare da qualche altra parte per compensare”.
Poi ha aggiunto che, essendoci una guerra, può cambiare tutto in poche ore. Secondo Cingolani un’interruzione istantanea del 40% del gas importato dalla Russia ci farebbe male ma questo non si dovrebbe verificare perché, nei prossimi mesi, circa il 50% del gas che importiamo dalla Russia sarà importato da altri Paesi.
“Siamo a fine inverno, andiamo verso la stagione calda e ci sarà meno necessità di gas. Questa parte dell’anno la facciamo. Ma noi dobbiamo presentarci all’inizio dell’inverno con gli stoccaggi. Cioè dobbiamo mettere a riserva – come si fa ogni anno – una grande quantità di gas”.
Il ministro ha spiegato che “all’attuale prezzo del gas, riempire gli stoccaggi richiede un’enorme quantità di denaro che viene anticipata. Ci sono problemi di natura economica non solo di natura energetica”. Foto: La7