Luigi Di Maio si è messo in gioco dopo il disastro elettorale che ha visto il Movimento 5 stelle nettamente ridimensionato rispetto al largo consenso ottenuto alle politiche.
Il vicepremier ha chiesto agli iscritti alla piattaforma Rousseau di votare il ruolo di capo politico del Movimento.
Il voto on line per i grillini è stato sempre un caposaldo anche se non ha sempre funzionato a dovere.
La votazione si è svolta regolarmente e il risultato ha visto confermato il ruolo di Di Maio come capo politico.
La clamorosa gaffe di Di Maio
Luigi Di Maio commenta la sua vittoria con un post su Facebook che ha fatto discutere perché i dati riportati dal capo politico grillino sono piuttosto ambigui.
Secondo il Ministro 56.127 voti sono un “record mondiale” per una votazione on line in un singolo giorno.
Evidentemente Di Maio si è dimenticato della votazione che fece andare in tilt la piattaforma Rousseau.
Nel mese di Febbraio gli iscritti alla piattaforma erano stati chiamati a esprimere il loro voto in merito all’autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro Salvini.
Quel giorno la piattaforma andò in tilt per il numero di accessi al sito e fu proprio una senatrice grillina, Elena Fattori, a lanciare un durissimo attacco:
“L’associazione Rousseau usufruisce di 90.000 euro di soldi ‘pubblici’, versati dai parlamentari dai loro stipendi, dal mese di marzo 2018. Quindi ha ottenuto circa un milione di euro per implementare la piattaforma.
Ad oggi non è dato di avere né una fattura o una ricevuta del versamento né un rendiconto puntuale di come sono stati impiegati questi soldi.
Almeno dovrebbe funzionare come un orologio svizzero. Non riesco neanche a connettermi“.
In quel giorno votarono circa 52.000 iscritti nonostante i problemi della piattaforma e votarono contro l’autorizzazione a procedere “salvando” di fatto Salvini.
Quindi nessun record mondiale sulla piattaforma, il vero record sono gli oltre 6 milioni di voti persi alle urne dal Movimento capitanato da Di Maio.
La piattaforma Rousseau dimostra ancora una volta tutti i suoi limiti sia democratici sia strutturali dato che non permette a tutti gli elettori grillini di votare e crea a chi può votare grossi problemi tecnici.
Sembra chiaro che il Movimento preferisca i risultati pilotati della piattaforma Rousseau invece che quelli provenienti dagli elettori.