Tra gli ospiti di ieri a Zona Bianca c’era Marta Collot, esponete politico di Potere al Popolo.
“Oggi – ha detto – tutti a parole si dicono per la pace e contro la guerra mentre contemporaneamente viene chiesto l’interventismo della Nato”.
L’ex candidata alla carica di Sindaco di Bologna ha specificato che “per essere davvero per la pace e contro la guerra, bisogna mettere fine a un’escalation mostruosa che sta arrivando, sui venti di guerra su cui stanno soffiando le potenze occidentali”.
Una responsabilità che secondo la Collot sarebbe da attribuire anche al Governo Draghi, all’Unione Europea e al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
“Noi siamo contro Putin – ha aggiunto – ma bisogna ricordare quali sono le responsabilità e come si è arrivati a questa situazione. Ci siamo arrivati dopo 30 anni di destabilizzazione ed espansione della Nato a est”.
Ma non solo: “Siamo arrivati a questa situazione dopo 8 anni in cui gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno fomentato la destabilizzazione dell’Ucraina. Hanno supportato attivamente un colpo di stato, quello del 2014”.
E ancora: “Si sono voltati completamente dall’altra parte di fronte ai massacri. Penso alla strage di Odessa, perpetrata dalle milizie naziste con il benestare del governo ucraino, in cui sono stati bruciati vivi e presi a sprangate i sindacalisti. I massacri della popolazione del Donbass vanno avanti da 8 anni e l’Occidente è stato attivo a finanziare le milizie naziste”.
Secondo la militante di Potere al Popolo l’Italia dovrebbe uscire dalla Nato. “Oggi – ha concluso – la Nato non ha un ruolo difensivo ma offensivo, dovrebbe spingere perché la questione venga risolta in termini diplomatici. E invece stiamo pagando le conseguenze dell’arroganza e della prepotenza delle forze occidentali degli ultimi 30 anni, che ci stanno portando verso la terza guerra mondiale”. Foto: Mediaset Play