Da poco più di due mesi è nato il Comitato Ascoltami, per aiutare i danneggiati da vaccino. Abbiamo intervistato il presidente Federica Angelini.
Ciao Federica, cos’è il Comitato Ascoltami?
Il Comitato “Ascoltami” nasce dalla volontà di un gruppo di persone vittime incolpevoli di reazioni avverse subite in seguito alla vaccinazione contro il Covid.19, che si sono unite per agire concretamente e con determinazione a favore di tutti coloro che versano nelle medesime condizioni, al fine di avere il legittimo riconoscimento da parte del SSN, di un corretto consenso informato, una assistenza adeguata e opportune esenzioni da ulteriori somministrazioni vaccinali.
Quando ci siamo sentiti mi hai detto che questo Comitato nasce da una tua esperienza personale, puoi raccontarci brevemente cosa ti è successo?
Sono stata vaccinata il 22 Marzo e dopo due giorni mi sono svegliata con la pelle incandescente. Da quel giorno sono state molte le corse al ps e le visite in diversi ospedali con impegnative urgenti e molte le visite specialistiche nel privato, senza ottenere nessuna diagnosi precisa. Fuochi terribili hanno iniziato ad espandersi negli organi interni, in testa, sulla pelle, accompagnati da edemi ai piedi, alle caviglie, a ginocchia e mani [Come si vede dalle foto, ndr], a forti dolori a nervi, tendini e articolazioni. Tuttora persistono questi sintomi che hanno compromesso pesantemente la mia qualità della vita, con implicazioni negative facilmente immaginabili a livello lavorativo e familiare, nell’assenza di presa in carico da parte della sanità pubblica.
“Siamo subissati da decine di richieste di aiuto”
Quante sono le persone che vi contattano?
Siamo quotidianamente subissati da decine di richieste di aiuto, di chiarimenti ma soprattutto di ascolto. Nei primi due mesi di attività sono centinaia i contatti e le richieste provenienti da tutto il Paese pervenute: una risposta alla nostra disponibilità al di sopra di qualsiasi aspettativa.
Di solito hanno già fatto segnalazione all’AIFA?
Non tutti, purtroppo, hanno già effettuato la segnalazione all’AIFA soprattutto per carenza di informazione ma anche in relazione ad una sfiducia generalizzata che si è diffusa tra le vittime delle reazioni avverse verso tutto ciò che è istituzionale e dal quale si sono sentiti ignorati e traditi.
Siete in grado di stabilire l’effetto avverso più comune?
La sintomatologia che ha prevalso dai dati che abbiamo elaborato in questo ristretto primo periodo di osservazione riguarda disordini neurologici, cardio-vascolari, algie (cefalea, articolari, muscolari…), iperpiressia, linfoadenopatie, disordini del sangue e della coagulazione. Di regola i sintomi si protraggono per mesi e mesi in alcuni casi con fasi alterne di remissione parziale e riacutizzazione.
Contatti con la politica e la manifestazione del 6 dicembre
Avete provato a farvi ascoltare dalla politica?
Quello politico è un ambito che non potevamo certo trascurare. Una serie di contatti, di incontri e di segnalazioni sono già stati intrapresi con Parlamentari nazionali che hanno dimostrato interesse e preoccupazione per quanto è stato messo a loro conoscenza. L’obiettivo ambizioso ma che consideriamo alla nostra portata è quello di essere auditi in sede di commissioni parlamentari. Ci teniamo a precisare che il coinvolgimento che auspichiamo e al quale puntiamo è assolutamente trasversale senza distinzione alcuna tra le forze politiche che rappresentano tutto l’arco Costituzionale. Non si tratta di “partigianeria” ma di tutela del diritto alla salute tema che deve coinvolgere ed impegnare tutti i rappresentanti eletti indipendentemente dalla forza politica di appartenenza.
Parteciperete alla manifestazione per i danneggiati da vaccino, promossa dal comitato delle Terapie Domiciliari Covid-19, che si terrà il 6 dicembre a Roma?
La partecipazione di una rappresentanza del Comitato alla manifestazione del 6 dicembre che si terrà a Roma è purtroppo condizionata da precedenti impegni che erano già stati calendarizzati nella medesima giornata e pertanto è ancora in corso di definizione.
Tuttavia, teniamo a sottolineare la nostra solidarietà e il nostro sostegno incondizionato a tutti coloro che hanno a cuore la problematica delle reazioni avverse alla vaccinazione e quindi riteniamo che la manifestazione in questione possa rappresentare un momento importante per sensibilizzare le Istituzioni e la politica riguardo all’argomento.
L’odio surreale, chiamati novax perché danneggiati da vaccino
Avevi accennato a un clima d’odio anche nei riguardi di chi ha scelto di vaccinarsi e ha subito un danno, puoi spiegarci meglio questo aspetto?
Con grande amarezza devo dire che quasi quotidianamente constatiamo come si sia creato un surreale clima di banalizzazione di qualsiasi analisi che riguarda i rischi della vaccinazione e la reale dimensione del fenomeno delle reazioni avverse. Oggettivamente, si assiste ad espressioni sul punto che sono il frutto di una informazione parziale ed a volte fuorviante che tende inspiegabilmente a ricondurre il dibattito sul tema ad un assurdo, incomprensibile scontro tra fazioni No Vax e Pro Vax. Qualsiasi dubbio o perplessità sollevata sulla reale efficacia e i rischi derivanti dalla vaccinazione si trasforma, agli occhi annebbiati di troppe persone, in un tentativo di boicottaggio della campagna vaccinale che deve essere represso e rifiutato a prescindere. Questa è palesemente una visione dogmatica della vaccinazione, che non tiene conto dei rischi reali né dei benefici che la campagna vaccinale potrebbe avere da una chiara, precisa e puntuale informazione anche su questi temi; che si dovrebbe necessariamente accompagnare alla rassicurazione della immediata cura degli effetti avversi da parte del sistema sanitario nazionale.
Il sito del Comitato Ascoltami e la raccolta dati e monitoraggio sulle reazioni avverse
Prossime iniziative?
Le prossime iniziative riguardano, innanzitutto, il potenziamento del nostro sito internet www.comitatoascoltami.it e della nostra presenza sui social. Sono già in corso una raccolta di dati e un monitoraggio su quantità e qualità delle reazioni avverse vaccinali con l’ausilio di personale medico e l’individuazione di forme di sostegno alle vittime delle citate reazioni che, puntualmente, non vengono prese in carico dal Servizio Sanitario Nazionale. Fondamentale sarà il potenziamento della capacità di ascolto tramite i nostri volontari in modo da non lasciare in stato di abbandono, sconforto e solitudine il gran numero di persone che nel Comitato “Ascoltami” hanno trovato un punto di riferimento. Rimane in primo piano per noi il dialogo con le Istituzioni e con il mondo della politica con i quali abbiano iniziato e abbiamo intenzione di proseguire un confronto libero da pregiudizi, intellettualmente onesto e concreto. Dall’esito di questo confronto dipenderanno i futuri indirizzi del Comitato ivi compresa la valutazione di iniziative nelle opportune sedi volte a tutelare civilmente le posizioni dei danneggiati.