Il presidente del Consiglio, intervistato dal Corriere della Sera, ha dichiarato che l’accordo Via della seta con Pechino è vantaggioso e ha respinto le critiche del Carroccio.
Dopo le tensioni dentro il governo Lega-M5s sull’intesa collaborazione Italia e Cina, il premier Giuseppe Conte è intervenuto per difenderne le ragioni e gli interessi.
È “perfettamente compatibile” con la nostra collocazione nella Nato e nel sistema integrato europeo, perciò Conte afferma che non ci sarà nessun rischio di colonizzazione.
Il Presidente ha aggiunto che si arriverà alla firma, cioè non ci sarebbero ostacoli alla finalizzazione del lavoro compiuto in questi mesi.
Salvini: rinviare sulla Tav e poi dire subito sì al progetto “Via della Seta”?
Alle perplessità del vicepremier Matteo Salvini sull’accordo, il premier ha replicato: “Nessun rischio di colonizzazione”.
Tutti all’interno del governo sono concordi innanzitutto nel difendere la sicurezza nazionale e i valori fondamentali sul piano economico.
Matteo Salvini frena sulla Via della Seta ma non riesce a bloccare l’intesa commerciale tra Roma e Pechino: il presidente Xi Jinping firmerà l’accordo.
Infatti la prossima settimana, il presidente cinese verrà a Roma a Palazzo Chigi, nonostante la contrarietà di Salvini e del sottosegretario Giancarlo Giorgetti.
Questi ultimi criticano un aspetto importante: il governo è disponibile ad aiutare le imprese italiane ad investire all’estero ragionando con chiunque.
Salvini è contrariato a tal punto che smentisce la posizione del sottosegretario della Lega, Michele Geraci, economista e docente di tre università a Shanghai.
I dubbi di Salvini sull’accordo con la Cina potrebbero anche essere tattici in vista del voto di maggio.
Il vicepremier vorrebbe far fruttare il 30% che gli viene attribuito dai sondaggi, cercando di non finire isolato in Europa.
Nella conferenza stampa sull’accordo con la Cina, Giorgetti parla con Salvini dopo la riunione nella sede di via Bellerio a Milano.
Gli obiettivi sono il miglioramento delle relazioni economiche e commerciali tra Italia e Cina, senza creare interferenze strategiche considerata la posizione del nostro paese.
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Donald Trump avverte Angela Merkel
Anche l’amministrazione di Trump ha sollevato molti problemi, infatti gli USA sono impegnati in un braccio di ferro con i colossi cinesi Huawei e Zte.
Trump ha avvertito anche Angela Merkel: se la Germania importa le reti 5G di Huawei, gli Usa sono pronti a limitare la loro collaborazione.
Il Wall Street Journal racconta di questo avvertimento contenuto in una lettera dell’8 marzo scorso e firmata dall’ambasciatore americano a Berlino Richard Grenell.
A questo proposito, se lo facessero gli italiani così tanto amanti della tecnologia cinese, come si comporterebbero gli USA nei nostri confronti, rapporti commerciali parlando?