Il fascismo, se ci fosse stato, avrebbe messo le sardine in scatola. E invece l’Italia è una Repubblica post-fascista, costruita sull’antifascismo, in cui infatti le sardine nuotano liberamente nella pioggia di Modena.
Se si protesta liberamente, dunque, il fascismo non c’è. Ma si dice che ci sarà, e dunque che se non si protesta oggi, nessuno potrà più farlo domani.
E come arriverà, questo fascismo? Marcia su Roma? Su Modena? Emanuele Filiberto, nuovo re d’Italia, chiamerà al governo Salvini senza passare per libere elezioni?
No. Arriverà con libere elezioni. Dunque non sarà il fascismo che si teme ritorni. Semplice. E allora? Sto minimizzando il fascismo di Salvini, Meloni, Visegrad ecc.?
No, sto solo banalmente distinguendo “fascismo di forma” da “fascismo di contenuto”. Il fascismo di forma è un regime dispotico e illiberale. Il fascismo di contenuto è un’ideologia di destra nazionalista e xenofoba.
L’eventuale contenuto fascista che si muove in una forma democratico-parlamentare non va confuso con il fascismo di forma che molti agitano dandosi arie di “nuova Resistenza”.
È solo un’idiozia di quattro scemi con visibilità mediatica, da sconfiggere culturalmente e politicamente. Se, mentre lo si fa, si vuole anche cantare “Bella ciao”, lo concederemo come una simpatica forma di nostalgia. Diciamo, anche qui, una Resistenza di “forma”, non certo di “contenuto”.
Il fatto è che qui, purtroppo, non si distingue forma e contenuto, e lo si fa apposta, per far credere che il fascismo di contenuto, perfettamente addomesticabile con gli strumenti della democrazia e del pluralismo dei partiti, sia invece un fascismo di forma, e dunque una pericolosissima dittatura a partito unico, che reprime ogni forma di dissenso.
Sardine e antifascismo
Come mai, pur essendo solo di contenuto, il fascismo della destra fa paura come se fosse di forma? La risposta è chiara: se il fascismo della destra preoccupa, è perché ha il libero sostegno di troppa gente.
Questo fascismo fa paura non perché reprime il dissenso, ma perché produce consenso. Non perché costringe la gente a seguirlo, ma perché non si riesce a convincere la gente a non seguirlo.
Se è così, è naturale che l’antifascismo delle opposizioni sia troppo poco per rappresentare un’alternativa. Oggi nessuno, in Italia, voterebbe mai un partito forte solo del proprio antifascismo.
E se la gente si accontenta di risolvere, anche male, i problemi di oggi, la vera soluzione non è agitare problemi di ieri, ma fare un’esame di coscienza per capire dove, chi pensa di vederci bene, si è lasciato sfuggire qualcosa. Foto: Repubblica – You Tube