Una bufera si sta abbattendo in queste ore sulla Fisher-Price Company, obbligata a ritirare dal mercato una culla responsabile della morte di 32 bambini.
Il provvedimento giunge dopo un attento esame della Consumer Product Safety Commission (CPSC) statunitense secondo cui i piccoli rotolandosi nella culletta sarebbero rimasti soffocati.
Il modello incriminato è il “Rock’n Play Sleepers” e si stima che l’azienda leader di giocattoli debba ritirare 4,7 milioni di queste culle.
“Invito i genitori a smettere immediatamente di usare questo prodotto contattando la Fisher-Price per un rimborso”, ha dichiarato Ann Marie Buerkle, presidente del CPSC.
Il loro bambino è morto nel 2017 in quella culla
Keenan e Evan Overton sono due genitori che già da tempo avevano denunciato la pericolosità della culla per aver perso il loro bambino nel 2017.
Mancavano tre giorni al Natale. Il piccolo Ezra aveva solo 5 mesi e dormiva beato nella Rock’n Play accanto al suo papà anch’egli appisolato sul divano.
“Alzai lo sguardo e lo trovai in una posizione strana – racconta Keenan alla CNN – la sua testa era rivolta in giù contro lo schienale”
Il papà lo prese immediatamente in braccio ma si rese subito conto che ormai non c’era più nulla da fare “Aveva il nasino schiacciato e il volto blu.”
Nonostante tutto Evan Overton, la madre del bambino, aveva dichiarato di aver preferito la strada della negoziazione a quella dell’apertura di una causa con la Fisher-Price.
“La nostra principale preoccupazione è informare gli altri genitori in modo che non accada più a nessuno quello che abbiamo passato noi” – aveva aggiunto.
A supporto del provvedimento preso dalla CPSC, c’è anche il parere dell’American Academy of Pediatrics: “Questo prodotto è mortale!” tuona il dott. Yasuda, presidente dell’AAP.
“Quando i genitori acquistano un prodotto per il loro bambino, si presume che se viene venduto in un negozio, debba essere sicuro da usare!” – ha concluso il pediatra. Come dargli torto?