Sara Cunial si è sempre distinta per i suoi interventi alla Camera e oggi, durante la sua dichiarazione di voto in merito al Decreto Liquidità, non è stata da meno.
Dopo il suo discorso del 14 maggio l’hanno accusata di vilipendio e di diffondere fake news.
Ma Sara Cunial non sembra arrendersi e anche oggi, nella sua dichiarazione di voto sul Decreto Liquidità, non ci è andata leggera.
«Non ci può essere ripresa né libertà né democrazia, senza una moneta che sia bene comune», inizia così il suo discorso.
Sara Cunial contro le lobby finanziarie
La deputata del gruppo misto ha continuato: «La liquidità può essere assicurata con il culto del debito neoliberista o con la creazione di una moneta che, come confermano Joseph Stiglitz e Paolo Maddalena, potrebbe portare davvero il Paese a riconquistare la nostra sovranità monetaria e a liberarci dallo strozzinaggio delle lobby finanziarie».
«I trattati europei sono norme interposte tra la nostra costituzione e la legislazione ordinaria e ci consentono di emettere biglietti di stato a uso interno come prevede l’articolo 117 della nostra Costituzione», spiega la Cunial.
«Questi biglietti di stato potrebbero rappresentare un mezzo di pagamento alternativo e complementare rispetto all’euro. Cioè una moneta finalmente positiva – ha affermato l’ex grillina – a corso legale o meno, nel territorio nazionale. Un mezzo immediato per risollevare le sorti di questo Paese e dei suoi cittadini».
«Così come quello dei buoni emessi dagli stessi comuni – che avevamo proposto in un emendamento – come vere e proprie cambiali spendibili nel territorio comunale anche per le stesse tasse. Cosa che consentirebbe di moltiplicarne per N volte il valore generato, tante quanti sono i giri che il buono riesce a fare prima di rientrare nelle casse comunali», ha specificato la Cunial.
«Tutto ciò si potrebbe fare da subito: senza attendere un referendum per l’uscita dall’euro, per cui tra l’altro il Movimento si era tanto speso per raccogliere le firme.» Ha sferrato un primo colpo contro il suo precedente partito.
Alla camera si parla anche di signoraggio
«Ma questo di certo non può essere nemmeno pensato da chi favorisce gli amici banchieri come Zonin e company, che hanno fatto fallire e soffrire chi ha consegnato loro la fiducia e il valore della propria vita. O a chi ha privilegiato, svendendo ad un euro in una notte i nostri risparmi, alle azioniste del nostro patrimonio mobiliare, come Intesa», ha continuato Sara Cunial.
«O a chi, come il partito di Renzi e i suoi adepti, è troppo impegnato a districarsi tra lo scandalo degli amici di Palamara e l’Obamagate. Ci ricordiamo bene i suoi incontri nel 2016. Ce li ricordiamo noi e se li ricordano anche i servizi segreti di Trump che stanno investigando».
L’ex grillina ha sferrato un altro attacco al M5s: «Tantomeno possono essere i cari colleghi del M5s che con questo misero 3% di consensi di Renzi accettano di scendere a patti per salvare la propria pelle e barattarla con quella dei cittadini italiani».
Infine la Cunial ha concluso: «Voi amanti del debito e del signoraggio, presto sarete accusati del reato di vilipendio nei confronti del Popolo Sovrano. Ci riprenderemo tutto, e questa volta sì, saremo noi a farvi pagare gli interessi». Foto: YouTube
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