Maurizio Belpietro ha scritto un editoriale sul quotidiano La Verità dove invita i lettori a cercare su Google le parole “curia sfratta”: ci abbiamo provato anche noi e i risultati sono a dir poco sconcertanti.
Tutto parte dall’atto del Cardinale Krajewski che ha tagliato i sigilli e ridato la corrente elettrica a uno stabile occupato abusivamente da decine di famiglie e occupanti, tutto questo in nome della carità verso il prossimo.
Piovono critiche da buona parte della stampa. A elogiare il gesto del Monsignore rimangono Zingaretti, Avvenire e pochi altri.
Krajewski ha compiuto un atto illegale dato che gli occupanti rubavano l’energia a una società che aveva, appunto, messo i sigilli ai contatori.
Il “cardinale-elettricista”, così è stato soprannominato Krajewski, è finito nella bufera per questo gesto che, a suo dire, era un atto di carità.
Ha trascinato la Chiesa e tutta la curia in un vortice che ha portato Belpietro a scrivere un editoriale che ha catturato la nostra curiosità.
Abbiamo dunque cercato su Google le parole “curia sfratta” ed ecco gli agghiaccianti risultati che lasceranno stupiti tutti i difensori del Cardinale.
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La curia sfratta: i risultati
Il primo risultato che troviamo riporta a Repubblica e racconta di uno sfratto voluto dal Vescovo di Caserta nei confronti dell’associazione “Nero e non solo“.
Nel mese di Ottobre 2018 arriva la lettera di sfratto che impone all’associazione di abbandonare lo stabile il 20 marzo 2019.
A Firenze la curia decide di sfrattare una famiglia di quattro persone con due bambini a causa dei loro problemi economici.
Non riuscivano più a pagare l’affitto di 800 euro mensili dato che il padre aveva perso il lavoro e lo sfratto è arrivato puntuale.
I risultati sono innumerevoli: famiglie, associazioni, radio, scuole; insomma, quando la curia vuole indietro i suoi immobili non guarda in faccia a nessuno.
Tutti si chiedono: come mai il Vaticano non mette a disposizione i suoi innumerevoli immobili per accogliere le famiglie occupanti abusivamente il palazzo, invece di aiutarli illegalmente?
L’incoerenza messa in campo dalla curia, dal Vaticano e dal Papa, farebbe arrossire chiunque, specialmente Colui che insegna nel settimo comandamento «Non rubare».
Come si legge nel Catechismo della Chiesa cattolica: «Il settimo comandamento proibisce di prendere o di tenere ingiustamente i beni del prossimo e di arrecare danno al prossimo nei suoi beni in qualsiasi modo. Esso prescrive la giustizia e la carità nella gestione dei beni materiali e del frutto del lavoro umano. Esige, in vista del bene comune, il rispetto della destinazione universale dei beni e del diritto di proprietà privata. La vita cristiana si sforza di ordinare a Dio e alla carità fraterna i beni di questo mondo.»