Tra gli ospiti di ieri sera a Di Martedì c’erano la deputata Beatrice Lorenzin (Pd) e Alessandro Di Battista.
A proposito del conflitto in Ucraina, l’ex ministro della Salute ha detto: “Quello che sta avvenendo è qualcosa di terribile che cambia la nostra storia. Noi dobbiamo agire e dobbiamo mettere in campo tutto quello che possiamo per fermare questa guerra”.
Alle parole della Lorenzin ha risposto Alessandro Di Battista. “Quando la deputata dice che dobbiamo agire cosa significa? Che dobbiamo inviare più armi? Quelle che abbiamo inviato non sono bastate? Servono più armi? Inasprire le sanzioni?”
Poi l’attacco personale: “Vorrei ricordarle che lei nel 2011 era deputata di Forza Italia e votò a favore di una guerra in Libia. Una missione che doveva rendere democratico il Paese libico portando avanti la scusa dei diritti umani”.
E ancora: “Vi sarete pentiti di quell’intervento in Libia, perché oggi la Libia è un Paese che non esiste in cui è stata fatta l’ennesima guerra per procura a danno della popolazione civile”.
Una guerra che, secondo Di Battista, oltre ad aumentare il terrorismo e i flussi migratori, ha concesso a Paesi autocrati come Russia e Turchia di essere presenti sul territorio libico, all’interno di quello che era il nostro maggiore alleato del Mediterraneo.
Lorenzin replica a Di Battista: “Anche le armi per fermare la Russia”
“Possibile che dopo tanti anni si possa pensare che l’unica risposta debba essere quella militare?” ha continuato.
“Se la Lorenzin sostiene che abbiamo a che fare con una guerra tra il bene e il male, è più coerente che il governo che lei sostiene invii l’esercito. La Nato intervenisse e faccia la terza guerra mondiale con le conseguenze che subiranno tutti, altrimenti si continua a fare una guerra per procura sulla pelle dei cittadini ucraini vendendo armi”.
La Lorenzin ha risposto che “la Russia non la fermi con i buoni pensieri e che dobbiamo dare gli strumenti, quindi anche le armi a chi, in Ucraina, sta combattendo la resistenza”. Foto: La7