Ieri sera a Piazzapulita c’è stato un duro scontro tra la professoressa Donatella Di Cesare e Guido Crosetto, ex sottosegretario alla Difesa nel Governo Berlusconi.
“Spero che il popolo ucraino e il popolo russo si ribellino a questo” ha detto la Cesare parlando del conflitto in Ucraina.
“Non è assolutamente accettabile la guerra per conquistare la libertà e la pace. Non si conquista la libertà attraverso la guerra, la pace viene prima della guerra”.
Quando una cittadina ucraina, presente in studio, ha detto che avrebbe dovuto rivolgere quelle parole a Putin, la Cesare ha risposto che volere la pace vuol dire anche interrogarsi sulle ragioni dell’altro, e pensare di poter avere torto.
Lo scontro tra Donatella Di Cesare e Guido Crosetto
“La demonizzazione di Putin – ha aggiunto – non serve a nessuno. La gente non sa neanche per che cosa c’è questa guerra”.
Parole di buonsenso che hanno suscitato una reazione aggressiva da parte di Guido Crosetto.
“Io sono senza parole, sono il primo che sta dicendo da giorni che l’unica cosa che deve fare l’Occidente è mantenere canali di dialogo aperti e cercare in tutti i modi di far finire questa guerra, che può solo peggiorare”.
“Il discernimento – ha detto – mi fa capire che tutti i ragionamenti su la neutralità sì o no, il Donbass sì o no, sono caduti con le ragioni nel momento in cui il primo carro armato e il primo soldato hanno superato il confine”.
La replica della professoressa: “Assolutamente no, restano le ragioni della diplomazia”.
Apriti cielo, dimenticando quanto aveva appena affermato 5 minuti prima, Costretto alza i toni e pone le seguenti domande: “Quando un carro armato entra dentro casa mia, cosa faccio, ci ragiono? Ma come fa a ragionare così? Lei pretende che loro stiano zitti quando i carri armati e i soldati gli sparano addosso?”
La professoressa ha risposto dicendo di essere fiera di non avere le stesse posizioni di Crosetto. “Io porto le ragioni della pace, che in questo momento sono scomode perché chi parla così, e viene addirittura esposto al pubblico ludibrio”.
A questo punto Crostetto le ha chiesto cosa farebbe al posto degli ucraini. “Io nono mi schiero” ha risposto la Cesare. “Dico che c’è bisogno di politica e non la sento. Questa è la sconfitta della politica”. Foto: La7