La dott.ssa Annarita Iannetti ha lanciato da Roma un messaggio inequivocabile: «Quello che stanno facendo non ha nessun presupposto scientifico».
Sabato a Roma si è svolta la Marcia della Liberazione, una manifestazione molto criticata che il mainstream ha definito “negazionista e fascista” e di cui ha mostrato solo partecipanti senza mascherine.
Invece dal palco sono arrivati messaggi molto forti che vale la pena condividere, come quello della dottoressa Iannetti.
È medico da quarant’anni e si occupa di psicobiologia, una branca delle neuroscienze che va di pari passo con la PNEI.
Qualche tempo fa avevamo avuto il piacere di intervistarla. Sabato dal palco ha dichiarato: «Ordinano che si compiano azioni contro la salute».
La dottoressa Iannetti ha infatti spiegato che questa continua abitudine di igienizzare tutto quello che ci circonda uccide i germi. La scomparsa di questi microrganismi non è qualcosa di positivo.
«Il nostro stato di salute, di tutti gli organi e gli apparati, compreso quello psichico, è mantenuto in salute dalla quantità e varietà dei microbi».
L’altro aspetto fondamentale per la salute secondo la dottoressa è la socialità armonica. Hanno portato le persone a provare emozioni negative l’una verso l’altra e questo contribuirebbe a far ammalare di più l’organismo.
Dott.ssa Iannetti e l’influenza delle emozioni sulla salute
«Ormai abbiamo i cittadini che fanno da guardia e ci odiano. Ira, paura e odio sono quello che per legge ci stanno facendo vivere».
Le emozioni positive, invece, sono utili per il nostro benessere e rafforzano il sistema immunitario. Anche per questo motivo la dottoressa Iannetti ha dichiarato che le vittime più colpite sono i bambini.
«Dove sono i miei colleghi che si occupano di PNEI ed epigenetica? Dove sono i ricercatori che mi dicono che il microbiota è essenziale per la salute? Noi siamo in balia di delinquenti che operano contro la scienza. Allora gli scienziati dove sono?»
La dottoressa Iannetti ha affermato con forza che questo è il momento di schierarsi e mettere la ricerca a servizio della popolazione.
Ha concluso: «Quello che stanno facendo non ha nessun presupposto scientifico. Per uccidere un virus stanno uccidendo la vita di noi tutti».