Emanuele Crestini, il sindaco di Rocca di Papa, è morto dopo aver passato dieci giorni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma.
Lunedì 10 giugno un’esplosione aveva investito il palazzo del Comune poco dopo le 11 del mattino. A scatenare la deflagrazione era stata una fuga di gas, provocata da dei lavori in strada su una conduttura, di fronte al palazzo del Comune.
Emanuele Crestini sarà ricordato da tutti come un eroe. Dopo l’esplosione, nonostante avesse ustioni sul 36% del corpo, si è assicurato che tutti gli impiegati fossero usciti dal palazzo, prima di abbandonarlo.
È stato l’ultimo a lasciare la struttura pericolante e invasa dal fumo. Il suo altruismo gli ha impedito di mettersi subito in salvo, lasciandosi altre persone alle spalle.
Il sindaco eroe è deceduto proprio a causa della sua volontaria permanenza in quella situazione apocalittica e insalubre: i fumi dell’incendio, infatti, gli hanno compromesso irrimediabilmente le vie respiratorie.
Emanuele Crestini e la sua battaglia contro il 5G
Il primo cittadino di Rocca di Papa, negli ultimi mesi, è stato uno dei pochi sindaci ad abbracciare la battaglia di tanti italiani contro la nuova tecnologia del 5G.
Già il 2 marzo, sulla sua pagina Facebook, aveva condiviso il post del vicesindaco Veronica Cimino, che scriveva:
«Oggi siamo a Vicovaro Mandela, al primo meeting nazionale Stop 5G. Rocca di Papa dice no all’installazione sul territorio delle antenne per veicolare il traffico 5G ritenuto dannoso per la salute a causa dei molti dubbi in merito alla nuova tecnologia e all’impatto che potrebbe avere sulla salute delle persone e sull’ambiente».
A fine aprile annunciava ai suoi cittadini: «Moratoria sul 5G approvata a Rocca di Papa (Roma), la giunta comunale delibera per la precauzione: “Non autorizziamo tecnologie che possono aggravare l’insalubrità”».
Nello stesso post, Crestini linkava questo articolo di Oasi sana, nel quale si può leggere: «A Rocca di Papa, alla faccia dei negazionisti, il binomio elettrosmog, pericolo cancro e salute pubblica sono un problema reale e all’ordine del giorno».
Maurizio Martucci, autore dell’articolo, definiva la moratoria del sindaco «un atto di indirizzo di governo locale determinato e forte».
Il sindaco eroe di Rocca di Papa, evidentemente, non ha dimostrato il suo valore solo in quell’ultimo e tragico evento ma durante tutto il suo mandato.
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