Ancora una volta si parla di falsi invalidi, persone che denunciano un’infermità, a volte anche grave, per ricevere la pensione ma che nella realtà hanno una vita normalissima.
Un cieco, un depresso e un infermo. No, non è l’inizio di una barzelletta ma le disabilità dichiarate da alcune delle persone scoperte dalla squadra mobile.
Truffe per migliaia di euro ai danni dell’Inps scoperte nell’operazione “Il canto delle sirene”, condotta con successo dalle forze dell’ordine.
I provvedimenti cautelari emessi dal gip di Potenza riguardano sei persone; coinvolte anche altre 40 persone tra medici, avvocati e intermediari.
Associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell’Inps, si legge sul Tweet della Polizia di Stato in merito all’operazione che ha scoperto i falsi invalidi.
Un cieco, ripreso mentre giocava allegramente a carte, percepisce una regolare pensione d’invalidità erogata grazie alla commissione medica.
Un depresso ripreso su un palco mentre canta in un festival come artista folk, lavoro svolto regolarmente nonostante la patologia.
Un infermo che si presentava dal medico su una sedia a rotelle e dopo la visita il “miracolo”: riusciva ad andare nei campi a zappare l’orto.
Falsi invalidi: anche la mamma di Arisa tra gli indagati
Nella lista degli indagati a piede libero appare anche Assunta Santarsiero, 62 anni, che spicca tra i nomi in quanto è la madre della famosa cantante Arisa.
È lei la signora che a quanto pare avrebbe attuato una messa in scena per ottenere l’invalidità civile e che si vede intenta a fare giardinaggio nel video diffuso ieri dalla questura.
Nel 2017 la mamma di Arisa si è presentata sulla sedia a rotelle dal medico del tribunale affermando di non essere in grado di deambulare e da quel momento percepisce un’indennità di accompagnamento di 805 euro al mese.
La signora ha dichiarato a Mattino 5: «Non sto bene, sto combattendo contro la ‘Bestia’ [ndr cancro]. La sedia a rotelle? Molte volte la uso, quando mi devo spostare da casa sì».
Ma le testimonianze dei compaesani della signora Santarsiero non confermerebbero la sua versione. Gli inquirenti hanno dichiarato: «camminava tranquillamente e non dava alcun motivo per pensare che non fosse autosufficiente».
Da quanto scritto sull’ordinanza di custodia cautelare dal gip di Potenza, la mamma di Arisa avrebbe ottenuto l’invalidità grazie a un avvocato e a un intermediario e truffato l’Inps per 24mila euro.
In esecuzione diversi provvedimenti della #squadramobile di Potenza nei riguardi di un’associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di truffa ai danni dell’Inps per indebita percezione di pensioni di invalidità ed indennità di accompagnamento pic.twitter.com/UPkL2VivB9
— Polizia di Stato (@poliziadistato) September 23, 2019