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HomeItaliaFoti non sarebbe laureato in psicologia, ecco l'ultima sul caso Bibbiano

Foti non sarebbe laureato in psicologia, ecco l’ultima sul caso Bibbiano

Spuntano nuovi dettagli sul passato professionale e formativo di Claudio Foti, il direttore scientifico del Centro Studi Hansel e Gretel.

Lo “psicoterapeuta” Claudio Foti, 68 anni, coinvolto nello scandalo di Bibbiano si è sempre dichiarato innocente asserendo: «Non sono un mostro. Su di me solo fango, io quei bimbi li ho salvati». 

E li avrebbe salvati non essendo neppure, a quanto sembra, laureato in psicologia. È Affari Italiani a lanciare la notizia in esclusiva: Claudio Foti è laureato in Lettere ed è finito nella psicologia solo grazie a una vecchia legge.

Affari Italiani ha citato il curriculum del guru di “Hansel e Gretel”, pubblicato in rete dall’Azienda sanitaria Ulss 9 Scaligera di Verona e dall’ospedale infantile Burlo di Trieste.

Claudio Foti, lo psicodrammatista

Da quello che si può leggere dal curriculum risulterebbe che Foti si sia laureato nel 1978 in Lettere all’Università degli studi di Torino.

Successivamente avrebbe continuato il suo percorso con delle «maratone e gruppi di psicodramma» e un «tirocinio in qualità di psicologo» svolto presso il «servizio di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara».

Ma come è possibile che una persona come Foti con la sola laurea in Lettere possa partecipare a un tirocinio in un ospedale?

La risposta la riporta Affari Italiani e arriva niente meno che dall’Ordine degli Psicologi del Piemonte: «È iscritto come articolo 32, legge n. 56 del 1989».

Facciamo chiarezza. Come si può leggere nel sito SMR Psicologia la legge che regola la professione di psicologo esiste solo dal 1989.

Tutti coloro che praticavano la professione prima di quell’anno hanno lauree diverse, addirittura alcuni non hanno neanche lauree ma solo diplomi.

Molti psicologi articolo 32 o articolo 34, come probabilmente Foti, prima di essere psicologi regolamentati erano soltanto psicoterapeuti.

Grazie alla sanatoria del 1989, il Governo De Mita regolarizzò la professione permettendo agli psicoterapeuti che si definivano tali di iscriversi all’Ordine.

Ancora è da chiarire il coinvolgimento di Foti nel caso di Bibbiano ma innocente o meno possiamo avere dubbi sulla sua discutibile formazione professionale, specialmente se usata su casi delicati di minori destinati all’affido.

Sicuramente non avrebbe commesso reato in termini di legge esercitando la professione vista la sanatoria ma qualche domanda viene da farsela.

La redazione di Affari Italiani ha deciso di andare fino in fondo alla storia e ha contattato l’avvocato di Foti per avere una conferma e sono in attesa di risposte.

https://www.facebook.com/claudio.foti.583/videos/1506211696199102/