Nella puntata di ieri di Dimartedì tra gli ospiti in collegamento c’era anche l’ex leghista Francesca Donato.
Il tema principale della serata era la manifestazione di Roma contro il Green Pass. A un certo punto Giovanni Floris ha chiesto alla Donato chi c’era sabato in piazza.
“Sia a Roma che a Milano ma anche a Torino e Trieste c’erano soprattutto comuni cittadini” ha risposto. “Mamme con i bambini, persone anziane e anche persone con le carrozzine”.
Per l’europarlamentare le manifestazioni sono state pacifiche e non violente praticamente ovunque, tranne che a Roma, dove c’erano i soliti infiltrati arcinoti alle Forze dell’Ordine.
La domanda scomoda di Francesca Donato
Poi la domanda che gela i presenti: “Quelli che sono stati arrestati erano già in regime di sorveglianza speciale. La domanda da farsi è: perché non sono stati fermati prima di arrivare all’assalto della CGIL, che infatti avevano annunciato?”
Francesca Donato faceva riferimento a un video mandato in onda durante l’ultima puntata di Quarta Repubblica, il programma di Nicola Porro in onda il lunedì sera su Rete 4.
Nel video si vede il leader di Forza Nuova a Roma, Giuliano Castellino, parlare dal palco di Piazza del Popolo e annunciare che, di lì a poco, sarebbero andati ad assediare la CGIL. “Sapete oggi gli italiani liberi cosa fanno? Vanno ad assediare la CGIL”.
Castelli era in regime di sorveglianza speciale e in quella manifestazione non avrebbe dovuto esserci. E invece non solo era presente ma aveva anche parlato dal palco e guidato l’assedio.
Ecco perché la domanda della Donato è pertinente. Possibile che le Forze dell’Ordine non l’abbiano visto e che nessuno abbia preso sul serio quelle minacce? Eppure Castellino è un personaggio molto noto a Roma, soprattutto alle Forze dell’Ordine.
Proseguendo il suo intervento ha fatto notare che tra i picchiatori c’era anche un agente di Polizia: “Abbiamo visto sul web la sua faccia mentre picchiava selvaggiamente un ragazzo disarmato”.
Ha concluso dicendo che bisogna fare molta attenzione a questi infiltrati, perché vanno ad inquinare manifestazioni pacifiche che hanno come unico scopo rivendicare il diritto al lavoro e il diritto all’uguaglianza.
“Fanno parte di quella che una volta si chiamava strategia della tensione. Serve proprio a delegittimare le proteste pacifiche dei cittadini italiani. Attenzione a dare a tutti dei fascisti”. Foto: La7