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Cassino, terribile confessione della madre: il piccolo Gabriel non è morto per un incidente

Ieri a Cassino è stato trovato Gabriel morto a terra, si pensava a un incidente stradale; la madre nascondeva invece una triste verità.

Il giallo ha avuto inizio il 18 aprile intorno alle 16.30 quando un testimone ha chiamato i soccorsi: un bambino era riverso a terra privo di conoscenza.

Immediato l’arrivo a dell’elisoccorso e dei carabinieri che però purtroppo non hanno potuto fare altro se non constatare il decesso del piccolo.

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La mamma di Gabriel: “Me lo hanno ammazzato”

La madre inizialmente ha detto che qualcuno aveva investito il figlio e che non aveva chiamato i soccorsi perché sotto shock. Ha però cambiato rapidamente versione, si pensava a causa dello stato confusionale.

I Carabinieri si son subito messi all’opera per verificare la dinamica dell’incidente e ritrovare l’auto pirata. Non è emerso nulla però né dalle frenate sulla strada né dalle telecamere dei negozi.

Il sostituto procurato Alfredo Mattei oggi ha disposto l’arresto e il fermo cautelare della madre che una volta in cella ha parzialmente confessato l’omicidio.

L’interrogatorio è durato tutta la notte e solo all’alba la donna ha confessato il terribile gesto. Gli inquirenti hanno disposto una perizia psichiatrica.

Purtroppo i sospetti degli inquirenti si son rivelati fondati. La donna, Donatella di Bona, 29 anni, ha strangolato il figlio al parco di Cassino cingendogli il collo e tappando la bocca provocando un’asfissia.

Ha giustificato il suo gesto dicendo che purtroppo ha avuto uno scatto d’ira alla richiesta del bambino di andare dalla nonna invece di voler stare al parco.

La donna andrà al carcere di Roma- Rebibbia dopo tutte le documentazioni di rito, mentre la salma del bambino è stata trasportata alla camera mortuaria dell’ospedale di Cassino.

Non si conosce ancora la data delle commemorazioni funebri di Gabriel. Prima si attendono i risultati dell’autopsia e gli accertamenti.