Domiciliari per i genitori di Renzi, le parole del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini: “Non festeggerò mai l’arresto dei genitori di un mio avversario politico”.
Di ieri sera la notizia degli arresti domiciliari per i genitori dell’ex premier Matteo Renzi , Tiziano Renzi e Laura Bovoli. Il Senatore Pd commenta su fb: “Decisione assurda, per i miei genitori umiliazione immeritata e ingiustificata”.
Diverse dichiarazioni del mondo politico intorno alla vicenda che di fatto sarà oggetto di discussione per i prossimi giorni. Ma il commento che non ti aspetti arriva proprio da Matteo Salvini.
È infatti il vicepresidente del Consiglio a spiazzare tutti e lo fa direttamente dalla Sardegna, dove si trova per parlare a candidati e militanti della Lega, in vista delle prossime elezioni.
Genitori di Renzi ai domiciliari: le dichiarazioni di Salvini
Ecco il suo commento sulla vicenda: “Non festeggerò mai l’arresto dei genitori di un mio avversario politico. Le battaglie politiche le voglio vincere con le idee”.
Poi continua: “E lo dico anche se qualcuno a sinistra pagherebbe per vedermi in galera. Le battaglie politiche le voglio vincere senza aiutino e quando tirano in ballo le famiglie io mi arrabbio. Se qualcuno mettesse in mezzo i miei figli, se lo avessi a portata di mano gli tirerei uno schiaffone”.
Il Ministro ha parlato anche di immigrazione, Tav ed Europa senza esimersi dal commentare il voto che si terrà oggi in Giunta per le immunità al Senato.
Ecco le sue dichiarazioni in merito al voto: “Sono la persona più tranquilla del mondo, per me va bene in ogni caso. Anzi, siccome uomo avvisato mezzo salvato, mi hanno appena informato che una nave di una Ong tedesca sta arrivando davanti la Libia, sappiano che in Italia questi signori non arriveranno mai, io non cambio idea”.
Ovviamente la sua presenza in Sardegna implica delle risposte anche sul caso dei pastori Sardi e sul prezzo del latte.
Salvini spera di poter chiudere un accordo nelle prossime ore e risponde così ai giornalisti: “I pastori vanno assolutamente difesi, aiutati, a loro va restituita dignità, decoro, speranza e orgoglio. Sto passando giorni e notti con persone che non erano mai state in un ministero. E sono contento perché il dialogo risolve i problemi, non i manganelli, non la violenza”.
Il ministro dell’Interno fa inoltre sapere che nei prossimi giorni convocherà “i responsabili della grande distribuzione e dei grandi magazzini: sono quelli che fanno il prezzo, perché è giusto che il lavoro sia pagato”.