HomePoliticaGino Strada: «La mescolanza rappresenta lo sviluppo dei popoli»

Gino Strada: «La mescolanza rappresenta lo sviluppo dei popoli»

“I decreti sicurezza sono delle leggi fasciste”. Lo ha detto Gino Strada, fondatore della ONG italiana Emergency, ai microfoni di Radio Capital.

Il medico commenta la “fumata grigia” del governo sui decreti sicurezza: “Da un governo decente e civile mi sarei aspettato che li abrogassero”.

Uno degli aspetti che lo riguarda più da vicino sono le multe alle ONG previste dai decreti firmati dal governo giallo-verde.

L’attuale esecutivo vorrebbe ridurle ma il medico non è affatto convinto: “Se viene considerato un reato deve restare tale, se non lo è, non devono essere multate”.

Gino Strada sul Partito Democratico

“La logica che sta dietro a «prima gli italiani» è la stessa di «American First» e «Deutschland über alles». Una logica che vede l’Europa come una fortezza impenetrabile per chi scappa chiedendo aiuto”.

Quando il co-conduttore, Oscar Giannini, ha chiesto a Strada cosa pensasse rispetto all’operato del Partito Democratico, il medico dice di considerarli succubi (rispetto al M5s) e non in grado di rappresentare un’alternativa.

“Il guaio – continua Gino Strada – è che di fronte a questo risorgere della destra, i residui reliquati della sinistra non hanno le pa**e per fare quello che andrebbe fatto in due minuti: abolire i decreti sicurezza”.

Il fondatore di Emergency non ha dubbi sul futuro del governo: “Continuando in questo modo andranno a perdere le elezioni: si stanno scavando la fossa”.

Per il medico queste migrazioni sono una grande opportunità: “La mescolanza rappresenta lo sviluppo dei popoli e delle nazioni”.

L’ultima domanda per Gino Strada è un commento sulla crescita di FDI che, nonostante le radici post-fasciste, viene considerato da molti analisti politici più moderato della Lega.

“Voglio ricordare che c’erano contrasti diversi su chi rappresenta meglio la destra anche ai tempi del nazismo, non tutti i gerarchi nazisti la pensavano allo stesso modo”. Un paragone forse un pò azzardato. Foto: YouTube