È diventato virale un video su Facebook che mostra la ministra Giulia Grillo apparentemente in imbarazzo: in 24 ore ha superato le 75mila visualizzazioni.
La ministra è stata ospite, mercoledì scorso, in una diretta del Corriere della Sera. Oltre alle domande dei personaggi in studio, che non l’avrebbero messa tanto in difficoltà, sono stati letti i commenti degli utenti social.
La domanda che prende di sorpresa la ministra è quella di Marco Mirox Milanesi, che commenta:
«Vorrei sapere cosa aspetta la ministra Grillo a far vaccinare suo figlio che ormai ha 6 mesi. Come mai i bambini italiani si devono vaccinare a 60 giorni e il suo a 6 mesi ancora nulla? Di cosa ha paura? I vaccini non erano sicuri?»
La presentatrice rielabora il commento e chiede alla Grillo: «Lei ha un figlio di sei mesi che non ha ancora vaccinato, perché impone a noi i sessanta giorni?»
La ministra sembra andare in tilt; dopo alcuni secondi di silenzio, se ne esce con la frase: «I sessanta giorni? Quali sessanta giorni?»
Come quali sessanta giorni? L’attuale calendario vaccinale obbliga a vaccinare al terzo mese e quindi già dal sessantesimo giorno di vita in quanto, proprio in quel momento, il neonato entra nel suo terzo mese.
Anche la presentatrice sembra un po’ imbarazzata e balbetta: «Io non… non-non dico io…» e poi rilegge parte della domanda: «Come mai i bambini italiani si devono vaccinare a 60 giorni…».
Giulia Grillo “risponde” tirando fuori il contratto di governo
Improvvisamente la ministra capisce ciò che non aveva capito, nonostante si parli sempre di quei sessanta giorni che dieci secondi prima non sapeva cosa fossero.
E inizia con la sua “risposta”: «Allora c’è un calendario vaccinale che è quasi uguale in tutta Europa perché è un calendario vaccinale che deriva dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e sulla libertà vaccinale chi ha scritto sa benissimo cosa c’è scritto sul nostro contratto di governo…»
Il resto della “risposta” lo potrete ascoltare nel video incorporato qui sotto. Facciamo solo notare che la domanda era: «Lei ha un figlio di sei mesi che non ha ancora vaccinato, perché impone a noi i sessanta giorni?»
Bastava rispondere «Mio figlio è regolarmente vaccinato» invece di tirare fuori il contratto di governo che non c’entrava nulla.
Effettivamente la non risposta della Grillo offre buoni argomenti a chi si chiede se sia giusto vaccinare i figli al terzo mese di vita.
https://www.facebook.com/losai.eu/videos/313722359296464/