Foto da Crisis Group – Secondo l’International Crisis Group attualmente nel mondo ci sono più di 70 guerre, conflitti e crisi che stanno mettendo in ginocchio molti Paesi.
I notiziari e i giornali tendono a parlare soltanto di alcuni di questi per qualche motivo specifico sul piano politico, economico e religioso.
Il Venezuela, lo Yemen, la Palestina sono alcuni esempi di conflitti e crisi che spesso finiscono sui quotidiani di tutto il mondo.
E di recente ha scosso l’opinione pubblica anche l’episodio avvenuto in Nuova Zelanda, dove un terrorista ha attaccato due moschee e ucciso 50 musulmani.
Africa uno dei continenti più colpiti dalle guerre
Tuttavia ci sono ancora molte guerre e crisi di cui non viene scritta né detta quasi mai una parola, rimanendo così nascoste al mondo.
La maggior parte dei conflitti è concentrata tra l’Africa, il Medio Oriente e l’Asia, ma ci sono anche situazioni delicate in America Latina ed Europa.
Consultando la mappa dell’International Crisis Group è possibile notare come sia il continente africano ad avere molti Paesi con guerre attivamente in corso.
Le situazioni più delicate al momento sono l’Algeria e le Isole Comore, dove sono in atto profonde crisi politiche, e il Mali, in cui non è esclusa un’escalation violenta.
In Burkina Faso proseguono gli attacchi dei militanti jihadisti, mentre in Ciad una cellula di Boko Haram ha messo in crisi il confine con la Libia.
Altra situazione pericolosa è in Sudan, dove la crisi politica iniziata alla fine del 2018 sta per far scatenare un nuovo conflitto.
Infine è iniziata proprio da Marzo una crisi diplomatica tra Uganda e Ruanda, dove la tensione sta pericolosamente salendo e il confine è diventata zona a rischio.
Tuttavia in quasi tutti i Paesi dell’Africa gli equilibri sono sempre molto precari e questo perché le crisi e i conflitti sono radicati da tanto tempo.
In Asia la situazione non è allo stesso modo delle migliori. In primis il conflitto in Yemen che sta vivendo situazioni diplomatiche altalenanti.
Un’altra situazione in peggioramento è in Myanmar, dove l’esercito dell’Arakan ha scatenato una serie di attacchi e ha messo in crisi i rapporti col Bangladesh.
Asia, Europa, America non sono escluse
Situazione, inoltre, di equilibrio precario sono presenti in quasi tutti i Paesi del Medio Oriente e nella zona che ruota attorno al Mare della Cina del Sud.
I rapporti diplomatici, invece, sono fragili tra l’India, lo Sri Lanka e il Nepal, tra le due Coree e tra la Cina e il Giappone.
In America Latina il Venezuela sta ultimamente occupando le prime pagine di tutti i notiziari per la crisi politica attualmente in vigore.
Tuttavia situazioni delicate di grande tensione politica e di violenza sono presenti anche in Colombia, Messico, Honduras, Guatemala, Nicaragua e Haiti.
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La pace non sembra esistere nemmeno in Europa, dove di recente le proteste sono riprese nella regione del Caucaso Settentrionale contro la Russia.
La fragilità diplomatica sembra essere a rischio anche in Ucraina, dove al momento è concreto il pericolo di un nuovo conflitto.
Situazione di stallo da tenere sotto controllo vige anche nella penisola Balcanica, specialmente in Kosovo, Macedonia e Bosnia-Herzegovina.
Da non sottovalutare, inoltre, gli equilibri in Irlanda del Nord, Bielorussia, Turchia, Armenia e Georgia, mentre è indicata in miglioramento l’Azerbaijan.
Nonostante le tensioni tra quest’ultimo Paese e l’Armenia, il summit del 29 Marzo scorso ha sancito l’impegno a migliorare i rapporti tra i due Stati.
In conclusione, la sensazione è che il dominio della pace nel mondo sia ancora un’utopia, anche perché purtroppo intorno alla guerra girano troppi interessi.