L’ictus quando colpisce una persona può condurre alla morte, chi riesce a superarlo invece porta le conseguenze a lungo sul proprio corpo.
Si tratta di un coagulo di sangue che blocca un’arteria cerebrale o il danneggiamento di quest’ultima.
Qualora il danno porti alla rottura dell’arteria cerebrale l’apporto di ossigeno al cervello è interrotto e le cellule della zona colpita moriranno.
È una delle prime cause di morte in Italia per questo è importante saper riconoscere i sintomi di un attacco per salvarsi.
Ictus: suddivisione e sintomi
L’ictus non colpisce sempre nello stesso modo, infatti possiamo suddividerlo in tre tipologie diverse:
Ischemico. Rappresenta circa l’80% dei casi di ictus ed è provocato dall’ostruzione delle arterie cerebrali a causa di un coagulo di sangue.
Emorragico. Rappresenta circa il 3% dei casi ed è provocato dalla rottura di un’arteria cerebrale che causa sanguinamento.
Ischemico transitorio. Questa tipologia di ictus è simile a quello ischemico ma con la differenza che i sintomi durano solo pochi minuti.
Ci sono dei sintomi che con la loro comparsa avvisano che sta per verificarsi un ictus e la tempestività è fondamentale.
Solitamente il sintomo che tutti conoscono è la paralisi facciale: una parte del viso si muoverà diversamente dall’altra e la bocca si storce.
La persona che sta per avere un ictus si troverà anche in stato confusionale improvviso, avrà difficoltà nel linguaggio (parole sbagliate o strascicate) e a comprendere gli altri.
Inoltre manifesterà: perdita improvvisa della vista, difficoltà motorie, perdita di forze e sensibilità a braccia e gambe.
Anche vertigini, forte mal di testa e sonnolenza sono sintomi che devono metterci in stato di allarme.
Se ci rendiamo conto che una persona sta manifestando questi sintomi va richiesto tempestivamente supporto medico. Inoltre dagli USA suggeriscono di fare il test FAST:
Face (faccia). Consiste nel chiedere alla persona di sorridere e controllare che gli angoli della bocca siano simmetrici.
Arms (braccia). Chiedere alla persona di sollevare le braccia, se non riesce è sintomo di ictus in corso.
Speech (linguaggio). Richiedere alla persona di ripetere alcune frasi e valutare se è in grado o meno.
Time (tempo). Questo punto è fondamentale perché in presenza anche solo uno di questi sintomi va chiamato tempestivamente soccorso medico.
Cura e conseguenze
L’ictus non è una patologia facilmente trattabile. Infatti come primo step i medici dovranno intervenire chirurgicamente per rimuovere il coagulo e contenere il sanguinamento.
Ma il passo successivo è un lungo percorso di riabilitazione per cercare di migliorare o ripristinare le funzioni danneggiate.
A seguito di un ictus infatti le conseguenze più comuni sono: impossibilità di muovere una parte del corpo, problemi del linguaggio o perdita della vista.
Ricordare questi sintomi può salvare una persona da morte e provocare il minor numero di danni.