Tredici Pietro, nome d’arte di Pietro Morandi, figlio del più famoso Gianni, è da poco sbarcato sulla scena rap italiana. La creatività sembra di famiglia.
Pietro, 22 anni, figlio più piccolo di Morandi e della moglie Anna Dan, è qualche mese che lavora con la sua crew per sfondare nel mondo musicale.
Il suo obiettivo è quello di vivere di questo, di poter fare della musica la sua professione oltre che la sua passione.
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Pietro: «Ho fatto il commesso e il porta pizze, voglio il successo nonostante il cognome»
La scelta di usare uno pseudonimo nasce prima di tutto dalla voglia di farcela con le proprie gambe. Il suo primo singolo “pizza e fichi” ha fatto milioni di visualizzazioni .
Lui stesso rispondendo ad un commento sotto al video ha ammesso che il successo è dovuto al fatto che hanno rivelato di chi era figlio, se no nessuno se lo ca*ava.
Pietro, usando Tredici nel nome, ha anche voluto omaggiare i suoi amici, la sua crew, i ragazzi del parchetto che lo sostengono da quando è piccolo.
Essere “figlio di ” può essere un vantaggio ma anche un grandissimo handicap visto il peso che un cognome così ingombrante può portare.
Pietro ha scelto di lavorare, ha scelto di fare lavori umili, di fare un’esperienza all’estero, dimostrando di volercela fare con le sue gambe e non con i soldi di papà.
Dalle interviste si nota in lui tanta inquietudine quanta voglia di dire la propria e di affermarsi in questo mondo.
È l’esempio calzante di questa nuova generazione, tanto talentuosi quanto turbati da questa società che continua a toglierti la terra sotto i piedi.
Chissà cosa ne pensa il papà Gianni? Era quello che sperava per suo figlio? Voleva che evitasse un percorso musicale visto il chiaro confronto?
Forse come tutti i genitori si augura semplicemente che suo figlio sia felice e trovi la sua strada nella vita.