Imprenditore contro Conte e il Governo: “Non avete mai lavorato in vita vostra, mai! Non sapete nemmeno cosa vuol dire”.
Pasquale Naccari è un imprenditore che lavora nel campo della ristorazione a Firenze e che recentemente ha pubblicato un video, diventato virale, nel quale contesta il comportamento del Governo durante l’emergenza.
Prima di iniziare a parlare, Naccari mostra il locale con dei tavoli sistemati in base alle norme per il “distanziamento sociale”.
“Abbiamo voluto fare una prova. In uno spazio in cui potevamo mettere 30/34 persone ne metteremo 10/12, praticamente un terzo”.
L’imprenditore fa giustamente notare che, se prima la sua struttura poteva ospitare 80/100 persone, adesso sarà costretto a ospitarne 30 e, dunque, si chiede come potrà mantenere lo stesso livello occupazionale di prima.
“Mi rivolgo a quei professoroni che dicono che dobbiamo adeguarci al futuro, che il mondo è cambiato: io mi adeguo al futuro, ma dovete adeguarvi anche voi”.
Secondo il ristoratore è praticamente impossibile tirare avanti a queste condizioni e il problema è anche a livello occupazionale: “Se prima potevamo contare su 30 dipendenti, ora al massimo ne possiamo assumere 12”.
Poi si rivolge direttamente al presidente del Consiglio Conte: “Non vogliamo aprire e non dateci nemmeno soldi. Non vogliamo niente da voi, che ci trattare come arance da spremere. Continua a spremerci”.
Imprenditore contro Conte e il Governo
La richiesta è semplice: “Sai cosa ci interessa? Che ti occupi degli affitti per il periodo che staremo chiusi. E poi le utenze: ho luce, gas e acqua chiuse… e mi arrivano 500 euro da pagare? Tasse, paratasse, trasporto dell’energia… ma io so chiuso, Peppe! (rivolto a Conte)“
In maniera sarcastica plaude a quei cittadini che si complimentano con il Governo. E aggiunge: “Quelli che dicono che questo Governo ha lavorato bene durante l’emergenza sono persone che evidentemente non hanno mai lavorato”.
Poi una parentesi sui prestiti: “Dicono che ti danno 25mila euro ma una delle condizioni sembrerebbe proprio quella di mantenere lo stesso livello occupazionale”.
È chiaro anche a un bambino che riducendo drasticamente il lavoro non ci si può permettere di avere lo stesso numero di dipendenti.
“Peppe… non avete mai lavorato in vita vostra, mai! Non sapete nemmeno cosa vuol dire, noi lo sappiamo, lo sanno queste mani, lo sanno queste dita. Noi sappiamo cosa vuol dire sudare, pensare la notte e rinunciare alle vacanze”.
Pasquale Naccari non sembra una persona abituata a stare seduto. Dice chiaramente di non volere assistenzialismo ma che ognuno deve fare la sua parte: “Voi mi avete fatto chiudere e voi dovete pagare fino a quando non risolviamo questa situazione”. Foto: YouTube