Sabato 4 aprile un incendio ha colpito la foresta dell’ex centrale nucleare di Chernobyl facendo impennare i valori di radioattività della zona.
La quarantena per il coronavirus in Ucraina non ha impedito ad alcuni piromani di agire e di provocare danni.
Secondo quanto riportato da Greensyle lo scorso 4 aprile un incendio di natura dolosa ha devastato la foresta che circonda l’ex centrale nucleare di Chernobyl.
L’area colpita di circa 20 ettari fa parte della zona di massima sicurezza attorno a una delle aree più radioattive del pianeta.
Incendio nella foresta di Chernobyl: le conseguenze per la popolazione
I vigili del fuoco sono intervenuti per domare l’incendio, ma durante le operazioni hanno dovuto fare i conti con un grosso problema.
Dal giorno del disastro nucleare di Chernobyl avvenuto nel 1986 la radioattività in quella foresta è ancora molto presente ed estremamente pericolosa.
L’incendio ha aumentato di 16 volte i livelli di radioattività nell’area ostacolando le operazioni di spegnimento da parte dei vigili del fuoco.
La protezione civile ha tuttavia voluto tranquillizzare la popolazione residente nell’area dicendo che non ci sono particolari rischi. Il pericolo sarebbe quindi al momento scongiurato.
Non è la prima volta che capita. La zona è spesso colpita da incendi dolosi che mettono a repentaglio la salute dei residenti.
Ciò sarebbe dovuto al fatto che il vento provoca un innalzamento in aria di cenere radioattiva che può percorrere così migliaia di chilometri.
La zona di alienazione di Chernobyl è un’area di 2600 chilometri quadrati attorno all’ex centrale nucleare tutt’oggi ancora off-limits.
Dal 2011 il governo ha concesso la possibilità ai turisti di effettuare brevi visite per vedere in prima persona le conseguenze del disastro seppur con alcune limitazioni.
La serie televisiva omonima uscita nel 2019 ha riportato al centro dell’attenzione pubblica mondiale il disastro.
Alcuni influencer hanno colto l’occasione e hanno voluto farsi immortalare nei luoghi in cui è avvenuto l’incidente.
Le rovine del reattore 4 di Chernobyl sono state contenute all’interno di un sarcofago di metallo, visto che la loro elevata radioattività potrebbe rimanere tale per i prossimi 20 mila anni. Foto: Facebook