Abbiamo contattato Elisa El Moussawi, una ragazza di 23 anni italo-libanese. Ha vissuto per vent’anni in Italia ma da un anno vive in Libano e studia Scienze e Relazioni Internazionali.
Dopo il disastro avvenuto al porto di Beirut negli scorsi giorni, sono diverse le ipotesi che arrivano da fonti ufficiali e secondarie. Ne abbiamo parlato con lei per avere un punto di vista da una cittadina libanese.
Lo scorso martedì Beirut è stata devastata da due terribili esplosioni. In Libano è possibile trovare delle indiscrezioni nella stampa?
In Libano ci sono diversi orientamenti politici che influenzano stampa e canali televisivi. Per il momento tutti stanno cercando di mantenere opinioni neutrali perché qualsiasi informazione fuori luogo potrebbe portare una guerra civile. Se potessero esternare il loro pensiero il partito Kataeb potrebbe riversare la colpa verso il loro avversario Hezbollah, come Hezbollah potrebbe incolpare Israele.
La versione ufficiale racconta che nel 2013 è arrivata nel porto di Beirut una nave non libanese con più di 2.000 tonnellate di nitrato di ammonio. Fu confiscata dalle autorità libanesi e l’hanno lasciata per tutto questo tempo nel porto. Devono prendersi la loro responsabilità.
Le voci tra il popolo libanese ipotizzano invece che siano stati dei droni israeliani a determinare questi scoppi. Qualcuno addirittura ha pensato che gli israeliani abbiano progettato i droni come uccelli, per rimanere inosservati.
Altre persone che hanno assistito all’incidente hanno sostenuto di aver visto degli elicotteri sorvolare il cielo, lo dicono anche in alcuni video che girano in rete.
Ovviamente queste sono solo delle supposizioni dei libanesi perché, come ti ripeto, la stampa non sta avanzando ipotesi particolari.
Incidente o attacco militare? Il pensiero di una italo-libanese
Alcuni non sono convinti che sia stato un incidente, tra questi anche il presidente Donald Trump, e ipotizzano un attacco militare. Cosa ne pensi? Chi potrebbe aver attaccato il Libano?
Ci sono molte perplessità a riguardo. Abbiamo già scartato la possibilità che si tratti di un incidente e ci sono diverse versioni. Per esempio la parte della popolazione di Hezbollah ritiene che siano stati gli israeliani a colpire.
Il porto di Beirut è frequentato, per la maggior parte, dai cristiani Kataeb e l’attacco in quel determinato punto di Beirut potrebbe essere tattico. C’è chi sostiene che Israele avrebbe colpito una parte politica a loro vicina, i Kataeb, per poter incolpare facilmente Hezbollah.
Altre fonti parlano di un deposito di esplosivi appartenenti a Hezbollah e per questo Israele avrebbe colpito quel punto strategico. Ma purtroppo sono tutte fonti secondarie.
La profonda crisi civile ed economica in Libano sta portando malumori? È possibile una rivolta o un’intervento straniero come in Siria?
La situazione in Libano è molto critica e delicata. Non sappiamo se questa esplosione abbia migliorato o peggiorato la situazione.
In Libano, con la svalutazione della lira libanese e l’aumento del valore del dollaro, si è assistito a una diminuzione di circolazione del dollaro nel mercato libanese.
La crisi è stata determinata dal rialzo dei prezzi che sono stati quadruplicati se non aumentati di sei o sette volte rispetto ai prezzi precedenti. Un dollaro valeva 1.500 lire ora ne vale 8.000 – 9.000.
Prima dell’esplosione sostenevano che un dollaro sarebbe arrivato a valere 12.000 lire libanesi. Sarebbe stata una vera e propria catastrofe perché ci sono persone che non guadagnano in dollari ma in lire. Quindi chi guadagna 1.700.000 lire, come un militare, in realtà prende 200 dollari e non se ne fa nulla.
Il Libano è un paese che esporta i prodotti locali in misura minore ma l’economia si basa prettamente sull’importazione dall’estero, comprese le materie prime, che sono pagate in dollari. Per questo sono aumentati i prezzi.
Come questa tragedia potrebbe aiutare il Libano
L’esplosione potrebbe aver migliorato la situazione perché adesso dovrebbero iniziare ad arrivare gli aiuti dall’estero, che riporterà la circolazione del dollaro nel nostro paese. Questo contribuirà a una diminuzione del prezzo della lira libanese.
Il presidente francese ha già detto che aiuterà il nostro paese e questo vuol dire investire nel nostro popolo. Anche altri come l’Iran e la Russia si muoveranno per aiutare economicamente il Libano.
Inoltre altri Paesi stanno aiutando gli sfollati e i libanesi in difficoltà con scorte alimentari e prodotti di prima necessità.