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Iran accusa gli USA: «Virus basato su informazioni genetiche iraniane»

Il coronavirus ha colpito duramente l’Iran con circa 23.000 casi confermati e 1.800 morti, di cui 129 solo nelle ultime 24 ore.

Il leader supremo iraniano ha sollevato un’accusa nei confronti degli Stati Uniti che avrebbero creato una “versione speciale” del coronavirus per colpirli duramente.

La notizia è uscita oggi sul quotidiano britannico Indipendent. L’ayatollah Ali Khamenei ha esternato delle osservazioni cospiratorie sulla preparazione di un virus «basato sulle informazioni genetiche iraniane che hanno raccolto [gli Usa]».

Domenica, nel discorso che ha tenuto per l’inizio del calendario persiano, ha respinto le offerte di aiuto degli americani.

Una versione speciale del coronavirus in Iran

Secondo quanto riportato anche dal quotidiano britannico Mirror, l’ayatollah Ali Khamenei ha affermato: «Oggi, il nemico più sinistro della Repubblica islamica sono gli Stati Uniti. Non mancano altri nemici, ma i funzionari statunitensi sono ciarlatani così spudorati, avari, bugiardi. Sono anche crudeli e terroristi».

«Diverse volte gli americani si sono offerti di aiutare l’Iran a contenere il virus. Sei accusato di aver creato questo virus e anche se non so se corrisponda al vero, è strano che tu voglia aiutarci. Come posso fidarmi?», continua il leader iraniano.

Questa accusa si somma a quella avanzata sabato scorso dal viceministro iraniano della Sanità Alireza Raisi contro il Regno Unito.

Aveva affermato che Il Regno Unito non aiutava l’arresto del virus impedendo l’arrivo di un milione di mascherine chirurgiche in Iran a causa delle sanzioni statunitensi.

«Non possiamo acquistare sistemi di ventilazione e letti per terapia intensiva. Inoltre non è possibile trasferire denaro per acquistare determinati farmaci», aveva detto Raisi.

Se le dichiarazioni di Raisi fossero comprovate, questo caso costituirebbe un esempio di come le sanzioni statunitensi imposte alle società e ai paesi che intrattengono rapporti commerciali con l’Iran, siano responsabili di ostacolare l’arresto della Covid-19.

Va sottolineato che né il viceministro della Sanità, né il leader supremo dell’Iran hanno portato prove a sostegno delle loro ipotesi.

Oltre all’Iran, altri paesi hanno messo nel mirino gli Stati Uniti. Come la Cina, con il portavoce del ministro degli Affari Esteri Zhao Lijian. Poco tempo fa ha accusato il governo USA di disonestà per non condividere ciò che sa realmente sul virus.

Il coronavirus sarà ricordato per l’emergenza sanitaria ma anche per la crisi economica e la tensione crescente tra potenze mondiali come Stati Uniti, Iran e Cina. Foto 1 – Foto 2