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HomeLe opinioni di Oltre TvJ-Ax e Giannini: al Maurizio Costanzo va in scena la sagra dell'ipocrisia

J-Ax e Giannini: al Maurizio Costanzo va in scena la sagra dell’ipocrisia

Nella puntata di ieri del Maurizio Costanzo Show erano presenti il rapper J-Ax e il direttore Massimo Giannini.

“Più che un proposito mi auguro una guarigione dall’odio e dal risentimento. Di trovare un po’ tutti un’armonia per affrontare questo momento difficile che ancora non è finito”.

A pronunciare queste bellissime parole non è stato Papa Francesco ma J-Ax, il noto rapper italiano. Peccato che sia la stessa persona che aveva detto di provare odio verso i novax.

“Dopo il Covid sono cambiato” aveva detto in un’intervista rilasciata a Repubblica, la stessa in cui aveva anche detto di provare odio verso i novax.

L’ipocrisia di J-Ax e Giannini al Costanzo Show

“Un mese tra fortissimi dolori che mi hanno lasciato due cose. Primo, un altrettanto pesante odio verso i no vax con cui al momento non ho voglia di dialogare, ma al massimo di stirarli in auto. Secondo una regressione da ateo a religioso, nel senso che sono tornato a recitare quelle preghierine imparate da bambino, il Padre nostro, l’Ave Maria e l’Angelo custode”. E noi dovremmo prendere lezioni da un odiatore? Ma anche no.

Ma la sagra dell’ipocrisia non finisce qui. Tra gli ospiti del Maurizio Costanzo c’era anche il direttore de La Stampa, Massimo Giannini.

Alla domanda del conduttore, che senso ha per un direttore di un quotidiano la parola verità, Giannini ha risposto così: “In tempi di fake news, e manipolazione costante dell’informazione delle notizie, io a dispetto del relativismo culturale, che spesso sentiamo circolare tra di noi e per cui ormai sembra che la verità non esista […] io alla verità ci credo. Perché penso che i fatti siano la verità. Quello che noi operatori dovremmo fare, e credo anche come cittadini, è essere apoti, quelli che non la bevono. Le verità ufficiali molto spesso non sono quelle che corrispondono alla realtà. La nostra tendenza come giornalisti è sempre quella di fare un passo più in là e cercare se ce la stando raccontando giusta oppure no, un giornale sta al mondo per questo”.

Le Fake dei “professionisti dell’informazione”

A proposito del passo in più per vedere se ce la raccontano giusta, suggerirei al direttore di dare uno sguardo al suo giornale. Ecco il titolo di un articolo uscito il 6 dicembre: “Malato di Covid rifiuta le cure e muore in casa a Padova. I vicini: era No Vax”.

Questa invece è una parte del contenuto dell’articolo: “Stando a fonti ospedaliere, l’uomo era vaccinato, ad agosto aveva fatto la seconda dose”. Ovviamente chi si sarà fermato al titolo, ovvero la maggior parte delle persone, non saprà mai che la vittima non era un no vax ma, anzi, un vaccinato con doppia dose.

Caro direttore, a proposito di fake news e manipolazione costante delle notizie, stia attento che i suoi lettori potrebbero diventare tutti apoti.

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