Jaxon ha conquistato e commosso il mondo con la sua storia. Nato senza una parte di cervello, aveva sfidato la malattia spegnendo cinque candeline al suo ultimo compleanno.
I genitori sapevano che il loro bambino era affetto da microidranencefalia, un’anomalia nello sviluppo del cervello che ne determina una crescita incompleta.
Lo hanno scoperto durante la gravidanza ma, nonostante i medici non avessero dato speranza di sopravvivenza a quel bambino, i genitori hanno deciso di non ricorrere all’aborto e dare una speranza al loro piccolo.
Quella scelta fu molto contestata dall’opinione pubblica ma Jaxon ha dato prova di essere più forte della genetica, arrivando all’età di 5 anni.
Prima della sua nascita il padre, Brandon Buell, aveva dichiarato: «Gli abbiamo voluto dare una possibilità, la possibilità di combattere».
Jaxon non poteva né camminare, né parlare ma i suoi genitori documentavano il suo percorso e i suoi progressi, definendolo il loro «miracolo».
Sui social ben 225.000 persone hanno seguito il piccolo guerriero e tutti i suoi piccoli segnali di comunicazione nei confronti dei genitori: un piccolo sorriso, un contatto visivo con mamma e papà.
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La triste notizia della morte di Jaxon annunciata dal padre
A marzo però la salute di Jaxon ha iniziato a peggiorare e i suoi organi hanno iniziato a cedere. Lunedì purtroppo il papà ha dovuto dare un triste annuncio all’emittente News4Jax: «Jaxon è morto molto serenamente tra le mie braccia».
«Era circondato dai suoi genitori e dalla sua famiglia e ha goduto di tanto amore e coccole negli ultimi momenti della sua vita e del suo percorso», ha aggiunto, precisando anche che la morte non è correlata alla Covid-19.
La pagina Facebook dove tutti lo seguivano, “We Are Jaxon Strong”, è stata cancellata dopo la morte del piccolo.
Brandon Buell ha lasciato anche un messaggio emozionante sul suo profilo Instagram: «Ti amo così tanto, Jaxon. Non vedo l’ora di vederti di nuovo un giorno nella tua forma perfetta, correre e ridere in Paradiso. Goditi il vantaggio, figliolo. Te lo sei guadagnato essendo il bambino più perfetto, il più dolce e il più forte di sempre». Foto: Facebook