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HomeSport e GiochiKent Yamazaki, la promessa australiana, muore in campo

Kent Yamazaki, la promessa australiana, muore in campo

Muore in campo il giovane tennista australiano Kent Yamazaki, 15 anni, che ha colpito la testa dopo aver avuto un malore.

Kent Yamazaki era un quindicenne australiano con una grande passione per il tennis. Purtroppo è morto in campo mentre si preparava a un torneo juniores organizzato dalla Federazione Internazionale in Nepal.

L’adolescente era originario di Perth, in Australia, ed era considerato una promessa per il tennis australiano. Kent si era già distinto in numerosi tornei statali e il mese scorso aveva vinto l’Australian School Tennis Challenge con il suo team.

Mentre si trovava in campo in un match di allenamento, è stato colpito da un malore molto forte. Sfortunatamente, a causa del collasso, è caduto colpendo violentemente la testa. Subito trasportato in ospedale, il giovane non ha mai ripreso conoscenza ed è purtroppo deceduto.

Kent Yamazaki come Dick Wertheim, morto per un colpo in testa

Sui social network sono prontamente arrivati messaggi di cordoglio per Kent e la sua famiglia, che al momento dell’incidente si trovava a migliaia di chilometri di distanza.

“Era un vero gentiluomo dentro e fuori dal campo, e la sua passione e l’incredibile etica del lavoro lo hanno visto salire di livello e raggiungere grandi vette nella sua carriera.”

Rimangono ancora da stabilire le cause del decesso, ovvero se a causare la morte sia stato il collasso oppure il trauma cranico successivo alla caduta.

Il caso del povero Kent ricorda sfortunatamente quello del giudice di linea Dick Wertheim. Durante la semifinale dello Us Open Juniores del 1983 fu involontariamente colpito dalla palla di servizio del giovane Stefan Edberg, che sarebbe poi diventato uno dei tennisti più forti sul circuito professionistico a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90.

A causa dell’impatto o forse per evitarlo, il giudice cadde dalla sua sedia, battendo violentemente la testa. Il colpo gli procurò una forte emorragia cerebrale, che lo portò sfortunatamente alla morte dopo cinque giorni. – Foto da Facebook