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Lavoro in Albania, ecco il futuro per i giovani italiani: la storia di Vincenzo

Non è il primo ragazzo che scappa dall’Italia per cercare lavoro e non sarà certamente l’ultimo: Vincenzo Ciani ha trovato lavoro in Albania.

È vero che in Italia la situazione sta migliorando ma la crisi degli ultimi anni è stata devastante per molti lavoratori, soprattutto per i giovani.

Viviamo in un momento storico in cui il precariato la fa da padrone, dove i contratti sono a termine e sempre più brevi, dove padri di famiglia non arrivano a fine mese.

Molti ragazzi per trovare lavoro sono stati costretti a emigrare in Paesi diversi: Vincenzo è uno di loro e ha trovato il suo futuro in Albania.

Lavoro in Albania: un Paese propositivo che guarda al futuro

Vincenzo Ciani ha 29 anni ed è un ragazzo originario di un piccolo borgo pugliese di 8 mila abitanti che vive prettamente di agricoltura.

In un’intervista a Il Fatto Quotidiano racconta la sua esperienza che l’ha portato a lavorare in Albania, dove ancora vive.

Tutto è partito da un invito a Tirana per presentare il progetto di un sito dedicato alla promozione dell’Albania, nato per smontare pregiudizi e stereotipi.

Una volta arrivato in Albania Vincenzo ha ricevuto diverse offerte di lavoro. I suoi settori sono quello tecnologico e quello informatico.

In Albania sono molto ricercati madrelingua italiani. Ha avuto proposte per un colloquio con molte agenzie web dove aveva lasciato il curriculum. Oggi lavora come libero professionista e si occupa di web design e social marketing.

Vede nell’Albania un Paese in pieno sviluppo con startup e aziende straniere che la scelgono anche grazie alla bassa tassazione e alla burocrazia agevolata.

La paga minima imposta dallo Stato per un dipendente è di 250-300 euro che non permette di vivere in città, specialmente a Tirana. Un lavoratore in un call center arriva a guadagnare circa 500-600 euro.

Le retribuzioni cambiano per i liberi professionisti come Vincenzo, soprattutto se lavorano per aziende straniere.

Vincenzo sarebbe felice di tornare in Italia perché gli mancano gli affetti e la famiglia ma per il momento è un’opzione lontana perché è convinto che vivendo a Tirana ha guadagnato «in termini economici, ma soprattutto in termini di qualità della vita».

«Ho sentito subito di aver trovato quello che faceva per me. Ho trovato gli albanesi accoglienti, generosi e socievoli. E la maggior parte parla italiano», continua Vincenzo.

Per il giovane 29enne l’Italia per ripartire «ha bisogno di un netto ricambio generazionale. Deve dare ai giovani la possibilità di realizzarsi». – Foto Wikipedia